26 aprile 2024
Aggiornato 07:00
La proposta

«Nell'area ex Dormisch realizziamo un centro a servizio degli studenti»

A dirlo è il candidato sindaco del centrodestra Pietro Fontanini che invita l'attuale giunta a non rilasciare le autorizzazioni edilizie

UDINE - In viale Tricesimo verrà aperto un nuovo supermercato della catena tedesca Aldi. Inoltre, secondo il Piano regolatore di Udine, un nuovo supermercato potrebbe sorgere nell’area ex Birreria Dormisch, proprio di fronte alla Coop, nelle vicinanze di un altro centro commerciale nell'area del cimitero. Una situazione che non piace a Pietro Fontanini, candidato a sindaco per il centrodestra. «Udine é prima in Italia per superficie di vendita della grande distribuzione, con 802 metri quadri ogni 1.000 abitanti. L’amministrazione comunale in questi ultimi 15 anni - sottolinea - ha favorito la grande distribuzione, mettendo in crisi non solo i piccoli negozi, ma creando anche una forte competizione tra i centri commerciali. Infatti, a Udine si notano sempre più spesso vetrine vuote non solo all’interno dei piccoli negozi, ma anche dentro i centri commercialiNon si capisce perché la sinistra si ostini con questa politica che favorisce le multinazionali a danno dei nostri commercianti e dei dipendenti che sono sottopagati e costretti a lavorare la domenica e durante le festività».

LA PROPOSTA DI FONTANINI - Una politica che, a detta di Fontanini, ha svuotato il centro storico: ogni anno non solo chiudono molti negozi, ma anche gli appartamenti si svuotano. «Noi ci impegniamo a modificare il piano regolatore della città, bloccando da subito le zone H. In particolare, per quanto riguarda la destinazione della ex Dormisch - sottolinea - é assurdo prevedere un nuovo supermercato. Ha più senso realizzare nell’edificio dismesso un centro di servizi per attività legate alla formazione e intrattenimento degli studenti. Si potrebbe anche prevedere la creazione di una grande mensa che sarà funzionale alle nuove esigenze scolastiche che prevedono una presenza anche pomeridiana al centro studi. Invitiamo l’attuale giunta a non rilasciare autorizzazioni edilizie che possono compromettere il futuro di questa area».