27 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Sabato 14 aprile, alle 16.30, l’inaugurazione

‘La Mappa e il Territorio’: Ulderica Da Pozzo ‘racconta’ le Valli del Natisone

La mostra inaugurerà a Cividale del Friuli, alla Chiesa di Santa Maria dei Battuti, e resterà aperta fino al 6 maggio

CIVIDALE - Sabato 14 aprile, alle 16.30, sarà inaugurata la mostra di cartografia ‘La Mappa e il Territorio. Carte, Luoghi, Genti delle Valli del Natisone’, arricchita e impreziosita da una scelta di fotografie di Ulderica Da Pozzo.

LA MOSTRA è stata realizzata dall’UTI Natisone grazie al contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dell’UTI stessa in collaborazione con il Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Università di Udine, con la Casa editrice, Tabacco di Tavagnacco, specializzata in produzioni cartografiche, e con il Comune di Cividale del Friuli.

L’ESPOSIZIONE ILLUSTRA IL LINGUAGGIO CARTOGRAFICO che si snoda tra vecchie e nuove mappe ricostruendo il filo di una tecnica che si è evoluta e raffinata dal tempo, dalla tavoletta pretoriana al moderno computer. La documentazione cartografica esemplifica da un lato i problemi della rappresentazione cartografica e le scelte tecniche utilizzate, in particolare dallo svilupparsi della produzione delle carte topografiche fino ai giorni nostri, dall’altro racconta come le Valli del Natisone sono state rappresentate nel tempo a fronte delle diverse esigenze documentali e narrative: il confine, la guerra, l’uso del suolo, i segni dell’uomo, il turismo.

IL TRATTO GRAFICO, pertinenza per eccellenza della narrazione geografica, si propone in questo breve percorso come strumento di scoperta della dimensione più culturale e umana di quell’ampia e articolata porzione di territorio che da Cividale si sviluppa parallelamente al confine sloveno. Un’area che nel tempo ha mutato i propri confini amministrativi e culturali, ma che trova in particolare in pertinenze linguistiche e dialettali specifiche tratti identificativi peculiari e distintivi.

MOLTI HANNO SCRITTO SULLE TRADIZIONI delle Valli del Natisone e molti continuano a farlo, sottolineando come la raccolta di testimonianze e riflessioni sia parte di quella attenzione per la demologia e la cultura locale che affascina ancora fortemente il vivere contemporaneo. Per restituire o almeno evocare la densità culturale di questo territorio si è scelto da una parte di prediligere la narrazione testuale: spunti non esaustivi ma che si pongono piuttosto come elementi di raccordo tra il tema di una descrizione fisica – ma muta – dello spazio declinata dalla cartografia, e le presenze – o assenze – che invece la fotografia restituisce. Dall’altra il lavoro articolato e prezioso di ricerca fotografica fatto sul territorio attraverso la sensibilità profondamente umana di Ulderica Da Pozzo permette di aprire uno spazio ampio e articolato su cosa significhi abitare e vivere oggi le Valli del Natisone. La mostra, curata da Attilio De Rovere, Mauro Pascolini e Andrea Zannini, sarà introdotta dal geografo Massimo Rossi, coordinatore area ricerca studi geografici della Fondazione Benetton Studi Ricerche di Treviso. L’esposizione sarà aperta dal 15 aprile al 6 maggio con il seguente orario: martedì/mercoledì/giovedì: 15-19; venerdì/sabato/domenica:10-13; 15-19; 25 aprile e primo maggio: 10-13; 15-19.