26 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Udine

Il centro storico? Si rivitalizza con start-up e imprese innovative

E’ l’idea, condivisa, da parte dei candidati per la poltrona di primo cittadino di Udine, Pietro Fontanini (centrodestra) e Vincenzo Martines (centrosinistra)

UDINE – La rivitalizzazione del centro storici di Udine passa attraverso l’insediamento di start up e imprese innovative. E’ l’idea, condivisa, da parte dei candidati per la poltrona di primo cittadino di Udine, Pietro Fontanini (centrodestra) e Vincenzo Martines (centrosinistra).

LA PROPOSTA DI FONTANINI - «Hai una startup o una iniziativa imprenditoriale che deve crescere? Se insedi i tuoi uffici a Udine, ti aiutiamo noi». Questo il pensiero di Fontanini, che spiega: «Abbiamo delle eccellenze nel nostro comune che si chiamano Università di Udine e Friuli Innovazione, che lavorano tutti i giorni per forgiare nuove menti e professionalità permettendo loro poi di trovare una possibilità di lavoro concreto o un percorso imprenditoriale. Per questo – sottolinea Fontanini – crediamo che anche il Comune debba fare la sua parte mettendo a disposizione immobili inutilizzati di proprietà comunale e favorendo la nascita di iniziative pubblico-privato che sostengano a Udine lo sviluppo professionale dei nostri ragazzi». L’idea del candidato del centrodestra è «di rilanciare la vita del centro storico puntando su quel terziario avanzato che ha fatto grandi tante città».

L’IDEA DI MARTINES – «Punto focale del nostro programma, per una rivitalizzazione del centro storico, oltre a un progetto di nuova residenzialità, è una rigenerazione economica – spiega il candidato del centrosinistra –. Per sostenere e sviluppare le imprese è necessario l’ausilio del Distretto delle tecnologie digitali, Friuli Innovazione e dell’Università. In questo quadro si inserisce il tema del sostegno al lavoro e alle start up unitamente a Regione Fvg, Fondazioni bancarie, Istituti di credito e associazioni di categoria, al finanziamento di azioni di microcredito per favorirne la nascita e sostenere l’imprenditoria giovanile e femminile, attivando forme di supporto tramite servizi gratuiti di ricerche di mercato, valutazione di costi, consulenza fiscale e legale, progettazione e comunicazione. Messa a disposizione di spazi gratuiti da utilizzare, anche in modalità di co-working, per nuove imprese – conclude – favorendo in particolare le attività caratterizzate da creatività, contenuti tecnologici e saperi nei settori della cultura, della comunicazione, delle nuove forme di turismo, del riciclo e del riuso, dell’agricoltura urbana, del design e dell’artigianato».