28 marzo 2024
Aggiornato 13:30
Elezioni

Ballottaggio: Spilateri e De Monte tirano la volata a Martines

Per gli esponenti del Pd la vittoria del centrodestra farebbe fare un balzo indietro alla città di Udine e alle sue ambizioni internazionali

UDINE – Ultimi appelli al voto in vista del ballottaggio di domenica 13 maggio. A intervenire a favore del candidato del centrosinistra, Vincenzo Martines, sono il segretario del Pd Fvg, Salvatore Spitaleri, e l’europarlamentare Isabella De Monte.

«CON MARTNES UDINE CITTA’ EUROPEA» - «Udine non può permettersi di guardare al proprio ombelico e perdere la sua vocazione di città europea, aperta, moderna: è solo così che può mantenere e rafforzare quel ruolo di capitale di un Friuli centro di interessi e di investimenti che superano i confini nazionali». Lo afferma il segretario regionale del Pd Fvg Salvatore Spitaleri, sottolineando che «il centrodestra in questi giorni ha dato l'impressione di voler trasformare Udine in una città che gioca in difesa, chiusa in se stessa, una città dei ‘no’, concentrata solo su questioni di piccolo cabotaggio e non di prospettiva. Non è il futuro che Udine si merita e di cui ha bisogno». Secondo Spitaleri «sono mesi che si pone la questione di un Friuli alla rincorsa di Trieste, teatro di nuove opportunità economiche grazie alla crescita del porto. Ebbene, se Trieste, attraverso la Via della Seta, rappresenta una porta verso l'Oriente, verso il lontano, Udine deve mantenere quel ruolo di fulcro delle relazioni si prossimità, che in questi anni l'hanno resa punto di riferimento sotto il profilo commerciale e culturale. È un patrimonio che non possiamo permetterci di disperdere, ed è un punto molto chiaro nella proposta di Vincenzo Martines e del centrosinistra per la città». «La Udine che vogliamo - osserva Spitaleri - non è quella dell'isolamento, ma quella che riempie le sue strade di turisti austriaci e tedeschi, e che gioca la carta dell'internazionalità sia attraverso relazioni commerciali e culturali vivaci con i suoi vicini di casa sia potenziando il ruolo socioeconomico di una area vasta che guarda alla Carinzia, come alla Baviera, come alla Slovenia».

«DOMENICA NON SCEGLIAMO DI METTERE LA RETROMARCIA» - «Domenica possiamo scegliere se investire sulla vitalità e l'entusiasmo del futuro o se mettere la retromarcia. Udine è da sempre città all'avanguardia, nell'impresa, sulla cultura, sui diritti: non lasciamola nelle mani di chi predica un isolamento solo apparentemente felice». Lo afferma l'eurodeputata del Pd Isabella De Monte, a pochi giorni dalle elezioni comunali.  Secondo De Monte "aver sentito apostrofare Udine come città della morte da parte di chi ambisce ad amministrarla è avvilente. Udine e il Friuli non hanno bisogno di una classe dirigente con lo sguardo funereo rivolto al passato, ma di uno slancio vitale che parta dalla natura fortemente europea e innovativa della città».  «A Udine - evidenzia De Monte - servono amministratori aperti al futuro e attenti alle possibilità offerte dall'Ue, come Vincenzo Martines. L'Europa, infatti, non è solo una vecchia matrigna, come la dipinge la Lega con le corna, ma una fonte preziosa di opportunità. Il 2018 è l'anno europeo del Patrimonio culturale e - conclude - le possibilità e i fondi messi a disposizione saranno numerosi. Abbiamo bisogno di un sindaco e un'Amministrazione che sappiano coglierli al volo, non di chi gira la testa dall'altra parte»