18 aprile 2024
Aggiornato 13:30
Udine

Ballottaggio: Martines-Fontanini, sarà sfida all’ultimo voto

Si riparte 0 a 0 con l'incognita astensione. Dopo le 23 si conoscerà il nome del nuovo sindaco di Udine

UDINE – Necessariamente e doverosamente ottimisti. Entrambi consapevoli che sarà una battaglia all’ultimo voto. Sia l’uno che l’altro alle prese con l’incognita astensione, che fisiologicamente aumenta al secondo turno. Ma soprattutto, Enzo Martines (centrosinistra) e Pietro Fontanini (centrodestra) sanno che il ballottaggio è un’altra partita, che si riparte da zero, che i calcoli e le sommatorie sugli eventuali appoggi degli esclusi lasciano il tempo che trovano. La sorprendente rimonta di Enzo Barazza al ballottaggio del 1995 insegna che al secondo turno i due candidati ripartono da uno zero a zero, indipendentemente – appunto – dal sostegno elettorale annunciato dagli esclusi.

GLI APPARENTMENTI CONTANO POCO O NULLA - E a proposito di queste considerazioni giova ricordare che Il M5s e Patto per Udine si sono chiamati fuori e hanno annunciato libertà di voto. Che Udine agli udinesi e Casapound hanno promesso il loro sostegno a Fontanini. E che Prima Udine, proprio in virtù dell’accordo di Fontanini con la destra estrema, ha fatto capire che i voti potrebbe essere dirottati su Martines. Tuttavia, si tratta di annunci o di promesse giacché un elettorato sempre più fluido non accetta, o meglio non ascolta, se non in minima parte, ordini di scuderia.  Insomma, al ballottaggio il valore aggiunto per la vittoria sono rappresentati soprattutto dal tasso di gradimento e di empatia dei contendenti.

L’INCOGNITA ASTENSIONE - Fontanini al primo turno è volato grazie al traino leghista sia a livello nazionale sia regionale. Martines ha incamerato un consenso che il centrosinistra di Udine ha radicato grazie a una rete di ‘amicizie’ che hanno fatto ‘sistema’ dal 1995 a oggi. Il centrodestra accusa gli avversari di rappresentare il ‘vecchio’, la continuità con Honsell, la conservazione. Il centrosinistra ribatte che il nuovo non può essere Fontanini che oltre a non poter votare a Udine, è sulla scena politica da circa 25 anni dopo aver ricoperto molteplici ruoli politici (consigliere comunale e provinciale, sindaco, presidente della Provincia, della regione, deputato e senatore). Della serie: chi è senza peccato… E come dire anche che questi sono dati destinati ad accrescere l’incertezza degli udinesi. E dati, riteniamo, che rendono il ballottaggio imprevedibile e incerto. Difficile anche prevedere chi tra i due candidati-sindaco pagherà maggiormente l’astensione al ballottaggio. I tempi di un centrosinistra più ‘devoto’ rispetto a un centrodestra che se andava al mare al voto sono ormai preistoria. E qui non entriamo nel merito delle rispettive campagne elettorali e degli annessi annunci, promesse e quant’altro. Attendiamo il verdetto delle urne e poi saremo vigili sull’operato del prossimo sindaco di Udine.