23 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Arte

‘Padri e figli’ inaugurata la 15^ mostra internazionale di Illegio

Tema: la paternità, riuscita, imperfetta o assente, umana e divina. Massimiliano Fedriga: l’arte di Illegio come valore per preservare le nostre comunità

ILLEGIO - È stata inaugurata nel pomeriggio del 13 maggio ‘Padri e Figli’, la mostra internazionale di Illegio, che quest’anno verte sul tema della paternità e conta sessanta straordinarie opere provenienti da musei pubblici e collezioni private, italiani ed esteri.

A DARE IL BENVENUTO ai presenti, monsignor Angelo Zanello, socio fondatore con don Alessio Geretti del Comitato San Floriano, che quest’anno, con l’obiettivo di perseguire traguardi sempre più ampi, ha subito un’importante e strategica trasformazione nella compagine sociale, con un cambio di governance e un ampliamento della base sociale. Di recente e nuova nomina, il Presidente Claudio Siciliotti, il vice presidente Aurelio Latella e il direttore Mirco Mastrorosa. Accanto a loro, il direttore del Credito Valtellinese Miro Fiordi, l’ex ministro ed ex direttore dei Musei Vaticani Antonio Paolucci e l’ex direttore generale dei Musei al Ministero Ugo Sorgagni, assieme a tre esponenti illegiani, Assunta Dolores Iob, Lara Iob, e Dante Scarsini, che consolidano la volontà di mantenere una significativa presenza territoriale. «Illegio è un segno, più che un paese – ha detto monsignor Zanello - un varco dischiuso tra il cielo e la terra, uno scritto d’arte e di architettura, portatore di racconti che conducono a sentieri interiori».

A DARE UFFICIALMENTE INIZIO ALL’INAUGURAZIONE, il direttore Mirco Mastrorosa, per cui la nuova carica è un onore e una responsabilità. «Illegio è uno degli eventi culturali più importanti della Regione – ha affermato – questo ci riempie d’orgoglio e ci spinge a fare sempre meglio, sapendo che possiamo contare su una grande squadra». Fortemente atteso l’intervento del curatore don Alessio Geretti, che ha accompagnato idealmente e spiritualmente il pubblico tra le sale della mostra, facendo intuire il perché dell’esposizione, dedicata «all’incanto della paternità», e sottolineando che ciò che viene consegnato è un’opportunità di vivere e non solo di vedere. Un’esposizione che vuole indurre una riflessione su cosa significa essere padri e figli, sulla differenza tra generare un figlio e essere padre, con il pensiero «dell’originalissima convinzione della nostra religione cristiana che anche Dio è Padre. La cosa più bella della mostra - ha detto don Geretti - è che vi aiuta a vivere e vi fa uscire con domande, intuizioni e desideri. Non tutti diventiamo padri ma tutti ci portiamo un padre dentro». A chiudere la cerimonia inaugurale, il neoeletto Governatore della Regione Massimiliano Fedriga, che è intervenuto dicendo che «attraverso le opere selezionate gli organizzatori sono riusciti a trasmettere dei valori che altrimenti andrebbero perduti e questo è uno degli elementi di forza di questa esperienza. Un ruolo di grande rilevanza nella nostra Regione e un contributo per tenere vive le nostre comunità».

PADRI E FIGLI, LE OPERE IN MOSTRA - Il legame tra padri e figli e figlie è al centro dell’intero percorso espositivo, che attraverso opere emozionanti e colpi di scena d’arte fa rivivere le storie più incantevoli e struggenti, sublimi e torbide che come perenni monumenti rivelano cosa significhi realmente essere padre. Sessanta le opere esposte, tra cui numerosi prestigiosi capolavori, provenienti dall’Italia e dall’estero (Belgio, Croazia, Francia, Polonia, Russia, Spagna, UK), scelte in un arco temporale di ventiquattro secoli di storia dell’arte. Ventuno le opere estere mai esposte nel nostro Paese e quattro del tutto inedite al panorama degli studiosi d’arte (due di collezione privata londinese, una da collezione privata di Bruxelles e una di collezione privata milanese). Tutte le opere riconducono a sei fonti principali - la mitologia classica, la Sacra Scrittura, le vite dei santi, la letteratura cavalleresca e romantica, il teatro, la poesia - e immergono il visitatore in una profonda meditazione su un legame talmente decisivo per la vita umana da segnarla radicalmente: non ogni essere umano diventa genitore, ma ogni essere umano ha un padre, e quand’anche non l’avesse avuto nel senso pieno e relazionale del termine, ne ha un desiderio intimo e incancellabile.

Per prenotare l’ingresso alla mostra, è possibile compilare l’apposito form nel sito www.illegio.it, oppure scrivere una mail a: mostra@illegio.it.