19 aprile 2024
Aggiornato 20:00
stagione dei cantieri

Ciclabile dei parchi, al via sui laghetti Tomadini il secondo tratto

Da lunedì 21 maggio le deviazioni alla viabilità in via del Maglio. L’intervento globale è realizzato dal Comune con i fondi europei Pisus per un totale 405 mila euro

PORDENONE - Al via lunedì 21 maggio il secondo cantiere della grande pista ciclopedonale dei parchi. Il tragitto della pista, iniziato con i lavori in via del Maglio, proseguirà nell’area dei laghetti Tomadini, collegandosi poi con il tratto di ciclabile che verrà realizzato in via Beata Domicilla.

MODIFICHE ALLA VIABILITA' - Per consentire i lavori si rende necessario chiudere al traffico l’ultimo tratto di via del Maglio, in pratica l’immissione su via Narvesa tramite la strettoia e la curva a gomito. Di conseguenza la viabilità verrà modificata con le deviazioni del traffico sulle vie Marrone e Flora e il divieto di sosta nelle aree interessate ai lavori. L’accesso ai frontisti verrà comunque garantito.
I residenti sono già stati messi al corrente tramite avvisi e lettere firmate dall’assessore alla mobilità Cristina Amirante. Le modifiche alla viabilità dureranno circa un mese. Nel frattempo sono stati riaperti i parcheggi davanti ai palazzi di via del Maglio, mentre rimane chiusa l’area della pista ciclabile per ulteriori lavori.

RECUPERO DI AREE NATURALISTICHE - Quello che viene aperto lunedì è il secondo dei quattro cantieri per realizzare il percorso completo che attraverserà sia zone urbane sia naturalistiche della città, collegando i parchi San Valentino, San Carlo e del seminario. L’intervento globale è realizzato dal Comune con i fondi europei Pisus per un totale 405 mila euro.
La ciclopedonale consentirà peraltro di riconsegnare ai cittadini due aree naturalistiche oggi interdette: la roggia Vallona, in uno dei suoi tratti più suggestivi, a valle del lago di San Carlo dove è presente una vegetazione ed una fauna caratteristica delle zone umide, e, appunto, l’area dei laghetti Tomadini. Qui la ciclabile, che correrà parallela a un’area privata, sorgerà nella zona dove c’è la scarpata in corrispondenza della curva a gomito su via Narvesa.
«In tal modo vengono uniti alcuni dei luoghi più suggestivi di Pordenone – spiegano il sindaco Alessandro Ciriani e l’assessore Amirante - e questo consentirà ai pordenonesi e a chi viene da fuori di godere delle nostre bellezze naturali e magari, per chi può farlo, di andare al lavoro in bicicletta. Un intervento che rientra nella 'stagione dei cantieri' che abbiamo avviato e che avrà il suo apice tra il 2019 e il 2020. I cantieri portano inevitabili disagi temporanei – concludono - ma sono interventi salutari perché permettono di ammodernare la città e migliorare la qualità della vita di tutti».