16 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Zoncolan

Giro, Fedriga: «Qui Corsa Rosa è di casa, in futuro tappe con più Fvg»

Il vicepresidente della Regione Riccardi plaude al sistema dei volontari

ZONCOLAN - «Lo Zoncolan diventa la capitale dello sport, delle comunità, della socialità e questo non può che fare bene alla regione perché è un momento per far conoscere i nostri territori». Lo ha commentato il governatore della Regione Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, all'arrivo della 14^ frazione della corsa rosa, partita stamane da San Vito al Tagliamento e conclusa in cima al 'kaiser della Carnia', lo Zoncolan, con la vittoria dell'inglese Chris Froome. L'altro inglese, Simon Yates, è arrivato secondo e ha conservato la maglia rosa, consegnata sul podio dallo stesso governatore Fedriga. Con oltre duecento giornalisti e media presenti per la tappa odierna, di cui un centinaio stranieri, lo Zoncolan si conferma come un poderoso veicolo di promozione turistica per il Friuli Venezia Giulia, una tappa da valorizzare e rendere ancora più grande.

GIRO SEMPRE DI PIU' IN FVG - In merito il governatore ha sottolineato l'importanza di saper «sfruttare la scia dei grandi eventi sportivi per far vedere le nostre bellezze», in modo da attrarre un sempre maggiore numero di flussi turistici. «Già adesso i dati sul turismo sono migliorati: siamo convinti - ha sottolineato Fedriga - che potremo rendere strutturale questo incremento a prescindere dalle situazioni internazionali che in questo momento ci hanno agevolato». Per il futuro Fedriga pensa ad ancora «più Friuli Venezia Giulia nelle tappe del Giro», un obiettivo da costruire in prospettiva negli anni. «Il Giro qui è di casa, tutto è iniziato sullo Zoncolan nel 2003: vogliamo che questo prosegua e si potenzi», ha indicato il governatore.

RICCARDI PLAUDE AI VOLONTARI - «Anche quest'anno il Friuli Venezia Giulia ha dato dimostrazione di aver colto a pieno l'occasione di questo grande evento, una festa di popolo che si svolge sotto l'attenta regia del patron Cainero e che ci permette di essere una vetrina di bellezza ed eccellenza nel mondo». Lo ha affermato il vicepresidente della Regione e assessore alla Protezione civile, Riccardo Riccardi. L'organizzazione dei 200 volontari della Protezione civile regionale posizionati lungo il percorso da San Vito al Tagliamento a Ovaro, dei 60 uomini che hanno vigilato gli accessi di Sutrio, Ovaro e Ravascletto e dei 350 impegnati nel cordone di sicurezza a presidio dell'arrivo ha funzionato come un meccanismo ben rodato. Un ingente lavoro che, oltre a 150 mezzi movimentati nella tappa, ha richiesto 10mila le ore complessive di lavoro dei volontari.