29 marzo 2024
Aggiornato 13:30
tra il 12 e il 24 maggio

Rapine in serie nei supermercati con taglierino e pistola: in manette due italiani

Operazione congiunta di carabinieri e polizia: in manette un 25enne di Acireale e una 41enne di Palmanova

UDINE – Si è conclusa giovedì un’operazione congiunta tra il Nucleo Operativo della Compagnia carabinieri di Palmanova e la Squadra Mobile della Questura di Udine che ha portato all’arresto di due cittadini italiani che, tra il 12 e il 24 maggio, si sono resi protagonisti di 3 rapine a danno di altrettanti esercizi commerciali di Udine, Palmanova e San Giovanni al Natisone, nonché di una tentata rapina il giorno dell’arresto in flagranza. Si tratta di R.B. di 25 anni di Acireale, e di E.G., 41enne di Palmanova.

LA COPPIA AGIVA SEMPRE NELLO STESSO MODO - La coppia ha agito sempre nelle stesse modalità: l’uomo, con il volto coperto da un passamontagna e da un cappuccio, entrava nei negozi e minacciando le cassiere si faceva consegnare l’incasso. Nelle prime due rapine il ladro ha utilizzaro un taglierino per intimidire il personale dei negozi, poi una pistola (rivelatasi in seguito una scacciacani). Il primo colpo è stato messo a segno il 12 maggio alle 19 all’Eurospar di Palmanova, con l'uomo che è riuscito a farsi consegnare 424 euro. La complice attendeva il compagno all’esterno, a bordo di un’auto Fiat Stilo. E’ da qui che sono cominciate le indagini da parte dei carabinieri. Il secondo colpo è stato messo a segno il 15 maggio alle 13.30 all’Eurospar di via del Bon, a Udine, con il bottino, che in questo caso, è stato di 2.115 euro. A intervenire, questa volta, è la Squadra Mobile di Udine. Viste le modalità simili dell'azione criminale, le due forze di polizia hanno inizato a collaborare. La terza rapina è avvenuta il 21 maggio alle 19.30 al Lidl di San Giovanni al Natisone, con il ladro che è riuscito a portare via 4 mila euro. In questo caso l’uomo impugnava quella che a prima vista sembrava essere una pistola semiautomatica.

BOTTINO COMPLESSIVO DI 6.500 EURO - Carabinieri e polizia, a questo punto, hanno stretto il cerchio attorno a due sospetti, che erano soliti eseguire un sopralluogo prima di ogni rapina. Il 24 maggio intorno alle 20 le forze dell’ordine hanno fermato i due soggetti prima che intervenissero nuovamente al Lidl di San Giovanni al Natisone. L’uomo aveva in mano la pistola e proprio per evitare che la situazione degenerasse (come detto gli investigatori, inizialmente, non sapevano se la pistola fosse vera o no) sono riusciti a immobilizzare il 25enne dopo una colluttazione. La donna è stata fermata sul retro del negozio. Nelle indagini, sono stati impegnati una decina di agenti tra carabinieri e polizia. Complessivamente la coppia è riuscita a impossessarsi di 6.500 euro (non recuperati). Due ladri non sprovveduti, che studiavano i colpi nel dettaglio (scegliendo non a caso gli orari delle rapine), che però hanno commesso una serie di errori. Tra questi il fatto di avere utilizzato sempre gli stessi abiti e un’auto con una adesivo giallo ‘46’ sul tettuccio. Un omaggio a Valentino Rossi che gli è risultato fatale grazie alle telecamere sparse per la città.