19 aprile 2024
Aggiornato 06:00
La polemica

Governo Cottarelli: Fedriga contrario. E il Pd Fvg lo attacca

Per il neo governatore il prescelto «non rappresenti il volere di cambiamento dei cittadini». Spitaleri accusa Lega e M5S di voler preparare un regime autoritario

UDINE – L'incarico a Carlo Cottarelli «sembra l'opposto del volere espresso dai cittadini il 4 marzo. Uomo del Fondo monetario internazionale, che quindi sta all'interno di logiche che non mi sembra rappresentino il volere di cambiamento dei cittadini espresso alle scorse elezioni politiche». Lo ha detto all'Ansa il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga. Parole che non sono piaciute al segretario regionale del Pd del Friuli Venezia Giulia Salvatore Spitaleri, che ha detto: «Fedriga precisi che bisogna rispettare il volere del popolo italiano, non il volere di Salvini e della lobby internazionale dei sovranisti».

RIPERCUSSIONI PER LA REGIONE - Spitaleri, inoltre, ha ciato, dandogli un senso negativo, anche altre parole pronunciate da Fedriga, il il quale si è detto «molto preoccupato della deriva che ha preso il Paese» perché «quando il volere del popolo non lo si rispetta significa che la democrazia viene meno». Per Spitaleri «la Lega è venuta allo scoperto e ha reso esplicito il suo vero interesse: loro non vogliono governare il Paese come ha ripetuto Salvini per giorni, ma mettere le mani su tutto il mucchio dei voti del centrodestra per poi trattare alla pari con i 5Stelle. Tutto questo fregandosene delle regole, della Costituzione, di cittadini e imprese che aspettano un governo. Le conseguenze – ha puntualizzato - si riflettono anche sulla nostra Regione, che dovrebbe discutere una serie di partite aperte con il Governo, ma dove tutto rischia di rimanere fermo ancora per mesi". 

PD ACCANTO A MATTARELLA - «E' chiaro che la Lega e il M5S sono uniti nell'augurarsi il peggio, come fa sempre – ha spiegato - chi prepara l'avvento di un regime autoritario. Ma il Partito democratico sarà accanto alla Costituzione e al presidente Mattarella, seguendo l'indicazione di Paolo Gentiloni: nervi saldi e subito al lavoro per salvare il Paese. E pronti, quando sarà il momento, con un programma elettorale che dia risposte a insicurezze e paure, che garantisca stato sociale e diritti, che – ha concluso Spitaleri - ci faccia stare sui tavoli europei con dignità e rispetto».