29 marzo 2024
Aggiornato 13:00
Fvg

Taglio ai fondi per l’accoglienza: botta e risposta Spitaleri-Roberti

Se il primo invita i sindaci a portare i profughi in piazza Unità, il secondo assicura che ci saranno altre riduzioni di fondi

UDINE – Il taglio dei contributi per l’accoglienza diffusa dei migranti da parte della nuova giunta regionale ha scatenato la polemica politica tra Pd e Lega. A ‘pizzicarsi’ sul tema, in particolare, sono stati il segretario Fvg Salvatore Spitaleri e l’assessore Pierpaolo Roberti.

LA POSIZIONE DI SPITALERI - «Dopo il taglio dei finanziamenti fatto dalla Giunta leghista i sindaci e gli amministratori, che hanno aderito ai progetti di accoglienza e d'integrazione, dovrebbero portare tutti i profughi in piazza Unità sotto il balcone di Fedriga, chiedendogli di occuparsene direttamente». Lo afferma il segretario regionale del Pd del Friuli Venezia Giulia, Salvatore Spitaleri. «Le scelte della Giunta sono nella miglior tradizione ‘chiacchiere e distintivo’ - osserva Spitaleri – scelte manifesto, prive di una qualsiasi valutazione sui loro effetti reali. In questi anni, impegno della Regione e coinvolgimento delle Amministrazioni locali hanno portato ad affrontare a viso aperto un problema assai complicato, per conciliare umanità e sicurezza. In moltissimi casi ci siamo riusciti, in tutti quei casi che non sono diventati titoli di giornali, perché - sottolinea - le cose che funzionano non fanno notizia». "Al contrario - indica Spitaleri - proprio in alcune Amministrazioni rette dal centrodestra non si è fatto niente, usando talvolta un pugno di profughi per imbracciare i megafoni e accentuare i problemi. L'operazione ha pagato e la destra ha vinto le elezioni, ma i profughi adesso dove sono e che fanno?».

LE PAROLE DI ROBERTI - «Per i cinque anni precedenti la Giunta Serracchiani ha imposto il sistema dell'accoglienza diffusa senza mai ascoltare né sindaci né territori: era bene ascoltarli prima gli amministratori, come abbiamo fatto, facciamo e faremo noi, e non incitarli adesso alla ribellione». Così l'assessore regionale alle Autonomie locali e sicurezza, Pierpaolo Roberti. «Nei cinque anni precedenti solo gli amministratori più fortunati hanno beneficiato di mancette a spese dei contribuenti per il disturbo, altri si sono trovati un centro di accoglienza in mezzo al paese dalla sera alla mattina senza poter fiatare», constata Roberti, che preannuncia «un'azione congiunta tra Regione e Governo» per risolvere il complesso tema della gestione dell'immigrazione sul territorio. «Quanto alle spese ridotte sul programma, andremo avanti: questo - ha precisato Roberti - è solo il primo taglio ad un sistema che di soldi pubblici ne ha visti girare decisamente troppi».