29 marzo 2024
Aggiornato 15:00
minorenni nomadi

Incendi ad Aviano: fermati e denunciati due piromani

Gli autori dei due incendi dolosi avevano preso di mira le proprietà di un agricoltore incendiandogli prima il capannone e poi - per due volte - la casa. Accusati anche del furto delle bici del sindaco di Aviano, danneggiamento e diffamazione nei confronti di un'insegnante

AVIANO - Terzo incendio ad Aviano - in una settimana - in via dei Molini nella tarda serata di ieri, martedì 2 luglio. Gli altri due si erano verificati nella notte di giovedì 28 giugno (ad andare a fuoco il capannone agricolo che conteneva attrezzi da lavoro per la campagna) e di domenica 1 luglio (che ha interessato l'interno di una camera da letto al primo piano di una vecchia abitazione). Tutti gli episodi incendiari si sono verificati ai danni di un agricoltore. 

FERMATI DUE RAGAZZINI NOMADI - Per tre volte quindi, da giovedì a ieri sera, è stato appiccato il fuoco nell'abitazione dell'uomo, un 63enne, seguito da un tutore legale, distruggendo lo stabile, che è stato poi dichiarato inagibile. L'attività criminale è stata però bloccata dai carabinieri di Aviano che hanno individuato due ragazzini, di 14 e 15 anni, fratelli, nomadi, che risiedono con la famiglia in una roulotte in paese. 

RUBATE ANCHE LE BICI AL SINDACO - Non paghi, avevano anche rubato alcune biciclette a casa del sindaco di Aviano, Ilario De Marco. Ieri sera i due adolescenti sono stati notati mentre si introducevano nell'abitazione del sindaco dalla quale avevano portato via tre biciclette, di cui una elettrica che hanno successivamente abbandonato e che è stata rinvenuta dal proprietario poco distante; le altre due, invece, sono state trovate in una zona periferica della città. Messi alle strette dai militari dell'Arma, che erano risaliti a loro dalla descrizione dei testimoni, i ragazzini hanno ammesso sia le loro responsabilità circa il furto delle bici, sia di essere i piromani dello stabile di proprietà dell'agricoltore avianese, contro il quale si erano accaniti per futili motivi.

DENUNCIATI PER NUMEROSI REATI - I due sono stati incastrati anche da testimonianze e immagini dei sistemi di videosorveglianza acquisiti dagli investigatori. Su indicazione della Procura presso il Tribunale per i minorenni di Trieste, i due sono stati denunciati, in stato di libertà, per i reati di incendio aggravato continuato e furto aggravato in abitazione. I fratelli sono anche stati accusati di furto aggravato, incendio, danneggiamento e diffamazione nei confronti di un'insegnante: l'episodio si era verificato ad inizio giugno. Durante una scorribanda notturna, i vandali imbrattarono le pareti della scuola e della stazione ferroviaria, con scritte offensive verso una loro ex docente.