25 aprile 2024
Aggiornato 21:00
divieto in Italia

Pordenone, Tribunale accoglie la richiesta di due donne omosessuali sulla procreazione assistita

Alla coppia era stato rifiutato l'accesso alle tecniche di fecondazione artificiale. Sul procedimento si pronuncerà ora la Corte Costituzionale

PORDENONE - Il Tribunale di Pordenone - Giudice Maria Paola Costa - ha accolto la richiesta di una coppia di donne omosessuali, di sollevare la questione di legittimità costituzionale delle norme che attualmente vietano in Italia l'accesso alla Procreazione Medicalmente Assistita anche alle coppie omosessuali: lo apprende l'ANSA dall'avvocato Maria Antonia Pili, legale delle ricorrenti. Sul procedimento si pronuncerà ora la Corte Costituzionale.

Alla coppia era stato rifiutato l'accesso alle tecniche di fecondazione artificiale dal Servizio per i Trattamenti di Procreazione Medicalmente Assistita presente nell'Azienda Sanitaria 5 di Pordenone. Di fronte al diniego della struttura pubblica, le due donne avevano chiesto al giudice, qualora non fosse stato possibile in via diretta - ovvero con un'interpretazione costituzionalmente orientata - superare il rifiuto dell'Azienda Sanitaria, di investire della questione la Corte Costituzionale, al fine di dichiarare formalmente l'incostituzionalità di tale divieto.