19 marzo 2024
Aggiornato 12:00
UDINE

Riapertura di via Mercatovecchio: per Venanzi «passo indietro di 20 anni»

Per l'esponente del Pd «manza un progetto organico per il centro della città»

UDINE – «Un passo indietro di vent’anni». Così l’ex assessore Alessandro Venanzi, oggi capogruppo del Pd in Consiglio comunale, bolla la decisione della giunta Fontanini di riaprire via Manin, via Vittorio Veneto e via Mercatovecchio al traffico. «In campagna elettorale – ricorda Venanzi – Fontanini aveva assicurato che sul futuro del centro storico avrebbe interpellato operatori e cittadini. Si parlava addirittura di un referendum. E invece dall’oggi al domani la giunta ha scelto di riaprire al traffico il centro storico. Siamo di fronte a una decisione frutto di un ricatto politico da parte di qualche componente dell’esecutivo». Il riferimento di Venanzi è a Stefano Salmè, che nel suo programma aveva indicato chiaramente l’intenzione di riaprire alle auto le vie del centro.

MANCA UNA STRATEGIA COMPLESSIVA - Il capogruppo del Pd è convinto che a mancare sia una strategia complessiva: «Non vedo un progetto organico per il centro di Udine – assicura – si procede a tentativi. In via Mercatovecchio servono interventi urgenti, per la rete fognaria oltre che idrica, e per la predisposizione elettrica in occasione di eventi di una certa portata. Noi avevamo iniziato un percorso, frutto della concertazione, che ora è stato interrotto bruscamente». Venanzi è preoccupato che in via Mercatovecchio si possa creare quello che definisce un «far west» con il ritorno delle auto. «Mi pare che la scelta della giunta non piaccia alla gente di Udine. Non a caso stiamo assistendo a una vera e propria rivolta sul web. Spero ci possa essere un ripensamento: noi siamo a disposizione per un approfondimento con gli studi tecnici e i progetti realizzati nel recente passato».