20 aprile 2024
Aggiornato 04:00
L'intervento

Shaurli (Pd): «Fedriga si prepara all'occupazione partitica della Regione Fvg»

Il riferimento dell'ex assessore è alla cancellazione del comma che vietava ai direttori apicali della Regione di rivestire cariche nei partiti

TRIESTE - «Dopo solo due mesi di governo, scopriamo che una delle prime decisioni della giunta Fedriga, punta all'occupazione partitica della Regione. Le conseguenti dichiarazioni dell'assessore Callari sono davvero preoccupanti: per vedere se sono o meno ad personam per fortuna basterà attendere poco, quando scopriremo se qualche ex o magari qualche 'trombato' delle ultime elezioni assumerà, ovviamente come premio, incarichi dirigenziali in Regione». A dirlo è il consigliere regionale del Pd, Cristiano Shaurli commentando la delibera della giunta Fedriga che abroga il comma che vietava ai direttori apicali della Regione di 'rivestire cariche pubbliche ovvero cariche in partiti politici e avere incarichi direttivi o rapporti continuativi di collaborazione o consulenza con i predetti organismi'.

«Lascia assolutamente perplessi la sensazione che siano da un lato provvedimenti su misura affinché il presidente Fedriga possa fare 'scelte di libertà' senza preoccuparsi eccessivamente dei curricula e dall'altro provvedimenti che avviino di fatto una nuova stagione con l'occupazione partitica della macchina pubblica, in una sorta di spoil system in salsa leghista, perché per chi come me ha fatto da sempre e orgogliosamente vita di partito è chiarissima la distinzione fra avere cariche di partito ed essere iscritti lecitamente a un partito e con passione coltivare le proprie idee politiche».

Secondo Shaurli, «l'assessore Callari non pare avere chiaro questo distinguo, molto chiaro in tantissimi casi di incompatibilità anche fuori dai palazzi della politica e della pubblica amministrazione, e tocca vertici assoluti quando spiegando la sua norma appena fatta, che dovrebbe essere generale e valere per tutti, già oggi invoca il buon senso nel non conservare incarichi di partito. Crediamo in una democrazia basata sui partiti e molti di noi hanno anche affrontato le difficoltà in particolare in ambito lavorativo che la militanza politica può rappresentare, ma una cosa è rivendicare il diritto delle proprie idee sempre e comunque, un'altra è cercare di far passare l'occupazione del potere come atto di libertà».