19 aprile 2024
Aggiornato 17:00
gestione dei fondi regionali

Passo importante per il Consorzio universitario di Pordenone, intervento atteso da anni

È stato presentato un emendamento che permette all'ente di avere nuovi spazi e risorse, prima preclusi, per il funzionamento della didattica, nell'ottica di un miglioramento continuo

PORDENONE - Un importantissimo passo per il Consorzio universitario di Pordenone è stato compiuto ieri sera, mercoledì 25 luglio, in Consiglio regionale, un altro tassello finalizzato alla realizzazione della formazione universitaria. Ad affermarlo è il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Alessandro Basso che ha presentato nel corso dell'esame del decreto di legge di assestamento, un emendamento, accolto dall'Aula, che permette al Consorzio di avere nuovi spazi e risorse, prima preclusi, per il funzionamento della didattica, nell'ottica di un miglioramento continuo di questa realtà.

Sostanzialmente, i fondi che la Regione già eroga annualmente (220 mila euro a Gorizia e altrettanti a Pordenone) possono ora essere autorizzati anche per le spese gestionali, condizione che risolve, almeno in parte, una vecchia questione di bilancio e che viene incontro all'esigenza di investire in didattica oltre che sul funzionamento. Un intervento che si attendeva da anni - commenta Basso - e che l'attuale amministrazione regionale è riuscita a ottenere già in assestamento, grazie alla preziosa collaborazione con l'assessore al lavoro, Formazione, università e ricerca, Alessia Rosolen.

La valutazione sull'operato e sull'organizzazione del Consorzio Universitario di via Prasecco a Pordenone, una superficie di oltre 14 mila metri quadri che ospita circa 1.400 iscritti, risulta pienamente soddisfacente secondo tutti gli standard; prova ne sono i percorsi di laurea di nuova attivazione come il Corso di Laurea in Banca e Finanza gestito dall'Università di Udine e prestigiosi progetti internazionali come la Pordenone Design Week, vetrina importantissima per tutto il nostro territorio. Comune, Regione, Italia ed Europa scommettono sulla virtuosa formazione universitaria di Pordenone, che sa colloquiare con istituti superiori e aziende, investendo nella preparazione teorico-professionale e in sbocchi lavorativi entro e oltre confine.

"Un impegno che mi sono preso da tempo e che abbiamo sartorialmente costruito assieme all'assessore Rosolen - sottolinea Basso -. Grazie a questa innovazione normativa, finora mai deliberata, si libereranno delle somme per il funzionamento della nostra realtà locale che vanta corsi di laurea, numeri e successi di prim' ordine. Chi ha seguito e avuto a cuore questo tema sa quanto era attesa questa norma e quanto sia fondamentale la sua approvazione. Sono particolarmente orgoglioso di aver adempiuto al mio mandato nei confronti dei cittadini pordenonesi".