28 marzo 2024
Aggiornato 15:00
L’8 agosto

La 40^ edizione di Folkest chiude con Joan Baez

La leggenda della canzone americana approderà al Castello di Udine per una delle quattro tappe italiane del suo tour mondiale

UDINE - Folkest, il grande festival che esplora le musiche e le culture del mondo, ha festeggiato quest’anno il suo quarantennale confermando e rinnovando il suo spirito e la sua mission di grande contenitore di tutta quella musica che, al di là dall’essere definita folk, world, jazz o cantautorale, pura o contaminata, sa dare voce alle radici culturali di qualsiasi parte del mondo, puntando a divenire, ancora una volta, una preziosa occasione per valicare i confini fra i generi. Dopo aver toccato oltre 25 piazze friulane tra il 21 giugno e il 9 luglio scorsi, raggiungendo anche alla vicina Istria slovena, Folkest 2018 ha puntato molto quest’anno sulla valorizzazione dei giovani, con gruppi e artisti di grande qualità inseriti in un cartellone che non ha mancato di proporre alcune stelle mondiali.

JOAN BAEZ - E proprio ad una stella internazionale senza tempo è affidato il compito di suggellare la 40^ edizione di Folkest, con un concerto che già si preannuncia come uno degli eventi dell’estate musicale in regione. La leggenda della canzone americana Joan Baez approderà, infatti, al Castello di Udine mercoledì 8 agosto (inizio alle 21) per una delle quattro tappe italiane del suo tour mondiale d’addio alle scene, realizzato in occasione dell'ultima tournée dedicata al nuovo disco, Whistle Down The Wind, uscito a inizio marzo, a dieci anni dall'ultima produzione discografica. Ospitare la Baez in uno degli ultimi concerti di una carriera straordinaria – commenta il direttore artistico di Folkest, Andrea Del Favero - è un onore e un impegno non da poco per il nostro festival. A Joan Baez siamo particolarmente legati per alcuni ricordi spilimberghesi nel dopo-concerto quando negli anni Novanta, insieme a Miriam Makeba, fece da battipista alla lunga schiera di artisti internazionali di altissima qualità che siamo stati in grado di proporre al pubblico della nostra regione (e non solo)».