19 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Il caso

Periferie, tutti si indignano per il taglio dei fondi, ma il via libera al Senato è stato unanime

Il via libera all'emendamento è arrivato anche dai senatori Fvg di Forza Italia, Pd e FdI

UDINE – Oggi è il giorno delle polemiche e dei mugugni. Ma quando l’emendamento della Milleproroghe è arrivato in Aula, al Senato, nessuno tra i banchi dell’opposizione ci ha capito molto, e così il provvedimento è stato votato all’unanimità. Quindi tutti i senatori presenti hanno dato il via libera allo stop dei fondi per il Piano periferie, compresi quelli di Partito Democratico, di Forza Italia e di Fratelli d’Italia. Un errore, provano a giustificarsi i parlamentati Fvg, che però costa ai Comuni capoluogo 81 milioni di euro: solo a Udine, ad esempio, il mancato recupero dell’ex caserma Osoppo vale 30 milioni di euro.

Il voto favorevole in Aula è stato dato da Luca Ciriani di FdI, Franco Dal Mas di Fi, Tatiana Rojc del Pd e Laura Stabile di Fi, oltre, ovviamente, a Raffaella Marin e Mario Pittoni della Lega e a Stefano Patuanelli del Movimento 5 Stelle. Una ‘leggerezza’ che, come già accennato, i diretti interessati bollano come un errore di valutazione, confidando che al momento dell’approdo del provvedimento alla Camera possano esserci i correttivi sperati. Per ora i fondi restano congelati fino al 2020 e il merito, oltre che del governo gialloverde, è delle opposizioni, con in testa Forza Italia, Pd e Fratelli d’Italia. Come si dice, la legge non ammette ignoranza. Forse anche il fatto si sedersi in parlamento non dovrebbe ammetterla...