24 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Basket

Gsa Udine: dal ritiro di Gemona, Pellegrino conferma la 'fame' della squadra

Il clima nella compagine bianconera è positivo e l'umore è molto buono

GEMONA DEL FRIULI - Continuano a faticare, nelle strutture sportive di Gemona del Friuli, i ragazzi della Gsa Udine, arrivati al secondo giorno di ritiro. Il caldo, notevole anche nella cittadina pedemontana, non aiuta l'esecuzione degli esercizi fisici ai quali vengono sottoposti dal preparatore Braida, ma il clima nella compagine bianconera è positivo e l'umore è molto buono. Qualche problemino fisico sembra affliggere solamente Nikolic e Simpson, con l'americano alle prese con i sintomi di una influenza, contratta negli Stati Uniti, in via di guarigione.

Complice il media-day organizzato dalla società del presidente Pedone, abbiamo raccolto le prime impressioni sulla nuova stagione di uno dei tre giocatori confermati dalla scorsa stagione, il centro Francesco Pellegrino. 
Pellegrino, come è il ritorno al lavoro alla sua seconda stagione consecutiva in maglia bianconera?
«Mi sono ripresentato con qualche chilo in più, ma non di grasso, perché ho lavorato bene durante l'estate. Questo è un sintomo della voglia di fare bene quest'anno, le sensazioni sono ottime».
Il mercato ha visto la conferma sua e di Mortellaro, nonché l'aggiunta di Powell, Nikolic e Genovese. Come giudica il reparto lunghi di quest'anno?
«E' ovviamente ancora presto per dare giudizi, ma sono molto contento che io e Mortellaro siamo rimasti perché l'anno scorso abbiamo formato, a mio parere, un'ottima coppia. Gli innesti degli altri giocatori fanno sì che il nostro reparto sia completo e bilanciato».
C'è grande attesa per la nuova stagione della Gsa e non c'è dubbio che la dirigenza friulana sia ambiziosa, pensa che Udine possa recitare un ruolo di primo piano nella nuova stagione di A2?
«Siamo un po' tutti ambiziosi, io sono molto ottimista. Sulla carta siamo tra le prime tre squadre del prossimo campionato, insieme a Bologna e Treviso, subito dopo ci sono Ravenna, Verona e Forlì».
Con il cambio di allenatore, la squadra di Udine, a dire di molti, sembrerebbe passare da una formazione che fa della difesa la sua arma migliore ad una che punta di più sulla fase offensiva. E' un vantaggio o uno svantaggio per lei?
«Credo sia un vantaggio per tutti. Rispetto all'anno scorso, ci sono giocatori offensivamente più pericolosi, le squadre avversarie dovranno stare più attente alle prestazioni di questi. Personalmente penso che abbiamo la fortuna di avere un ‘4’ americano che dovrebbe lasciare un po' di spazio al contributo del centro. Senza la difesa, però, non si va da nessuna parte e il nostro allenatore l'ha ribadito subito. Cortese? E' stato il migliore italiano dell'anno scorso, avrà gli occhi puntati addosso, sicuramente non farà annoiare nessuno!».