Giustiziati prima i genitori poi la figlia: i terribili dettagli sull'omicidio della famiglia macedone
Il nipote: "La pista dei dissidi per la proprietà e i confini di alcuni immobili per me non c'entra niente"
SACILE - «La pista dei dissidi per la proprietà e i confini di alcuni immobili per me non c'entra niente»: lo ha affermato uno dei nipoti di Amit Pocesta, l'uomo di 55 anni ucciso in Macedonia assieme alla moglie Nazmije, di 53 anni, e alla loro figlia di 14 anni. Il parente abita a Sacile, non lontano da dove hanno vissuto le vittime per moltissimi anni: «Lui aveva dei problemi con la casa laggiù - ha aggiunto - ma non penso che il movente sia questo. Qualcuno ha voluto ammazzarlo, ma non ci diamo una spiegazione perché non c'era alcuna avvisaglia».
I DETTAGLI TERRIBILI - I parenti rimasti in Friuli hanno anche fornito una versione aggiornata della tragica sequenza di morte: secondo quanto riferito dai congiunti che hanno scoperto i corpi, e da quanto hanno accertato gli investigatori, l'assassino avrebbe prima sparato in testa al capofamiglia, quindi avrebbe colpito la moglie e alla fine sarebbe andato nella camera della ragazzina, freddandola nel sonno prima di fuggire.
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