25 aprile 2024
Aggiornato 02:00
sanità

Ospedale di Pordenone, riferimento per il 31° Medical Group della Base di Aviano

Ottima la collaborazione che da sempre esiste con i colleghi Statunitensi e con la comunità americana presente nel territorio della Destra Tagliamento

PORDENONE E AVIANO - Il nuovo Comandante del 31° Medical Group della Base di Aviano, Colonnello Richard Woodruff, accompagnato dal suo staff, ha compiuto ieri, martedì 18 settembre, una visita ad alcuni reparti dell’Ospedale di Pordenone, dopo un briefing nella sala riunioni della Pediatria, dove ha incontrato il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria 5, Giorgio Simon, che in un perfetto inglese ha illustrato sinteticamente l’attività sanitaria svolta a Pordenone evidenziando l’ottima collaborazione che da sempre esiste con i colleghi Statunitensi e comunque con la comunità americana presente nel territorio della Destra Tagliamento.

LA VISITA - Il Colonnello Richard Woodruff, ricambiando la stima per i colleghi italiani, alcuni già conosciuti in passato, si è complimentato per l’impegno dei professionisti ospedalieri pordenonesi. Ha chiesto anche informazioni sulla realizzazione del nuovo Ospedale, ricevendo anche in questo caso alcuni dettagli sul progetto generale. Il Comandante ha visitato poi le strutture di Ostetricia e Ginecologia, Pediatria e il Pronto Soccorso. Ha inoltre annunciato, che da Aviano, è stata fatta richiesta ai vertici militari Statunitensi competenti, di avere la possibilità di aumentare il numero di interpreti da inserire nei rapporti tra i pazienti americani e gli operatori ospedalieri pordenonesi, soprattutto per gli accessi alle emergenze e al Pronto Soccorso.

I NUMERI DEL 2017 - Nel 2017, i pazienti Usaf che si sono rivolti al Presidio Ospedaliero di Pordenone, sono stati 190. Per quanto riguarda l’Area Materno Infantile, quella maggiormente interessata agli accessi da parte di donne Statunitensi, dall’inizio dell’anno a ieri i bambini americani nati sono stati 39. Nel 2017 erano stati 33. I pazienti Usaf nel 2017, sono stati per l’area medica, 27, per l’area chirurgica, 49, per l’area materno infantile, 104, in percentuale il 55% delle dimissioni del reparto, per altre aree ospedaliere, 10.