24 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Politica

Manovra: il Pd lancia l'allarme per i possibili effetti sul Fvg

Se il segretario Spitaleri non nasconde la propria preoccupazione, il deputato Debora Serracchiani parla di «vera e propria truffa ai danni degli italiani»

UDINE – E’ una bocciatura su tutta la linea quella che il Pd del Fvg dà della nota di aggiornamento del Def da parte del Governo. Se il segretario Salvatore Spitaleri si dice preoccupato per le possibili ripercussioni che la manovra potrebbe portare alle Regioni speciali, il deputato Debora Serracchiani parla di «vera e propria truffa ai danni degli italiani».

LA PREOCCUPAZIONE DI SPITALERI - «Dal Trentino giungono notizie molto preoccupanti sugli effetti che la manovra nazionale avrà sulla tenuta dei bilanci delle Regioni speciali. Chiediamo a Fedriga di rendere noti al più presto i calcoli dei costi del Def per il Friuli Venezia Giulia e di informare cittadini e categorie sulle contromisure in corso. Occorre una grande alleanza regionale per limitare i danni». Lo afferma Spitaleri. «Apprendiamo da dichiarazioni pubbliche del presidente del Trentino che la manovra nazionale potrebbe togliere 160 milioni alla provincia autonoma - continua Spitaleri - e che anche il presidente Fedriga sarebbe 'molto preoccupato’ rispetto a queste problematiche, e quindi gli chiediamo di condividere le sue preoccupazioni non solo fuori regione. Ci apprestiamo a lavorare sulla Stabilità regionale e dobbiamo sapere su quanto potranno contare welfare, imprese e famiglie». Per Spitaleri «l'obbligo di compartecipare all'abbattimento del debito pubblico non può ricadere come una mannaia sulle Regioni che hanno i conti in ordine come la nostra, solo perché il Governo ha deciso che il Paese si può indebitare a go go. Non è giusto che lo faccia mungendo ancora il Fvg. Il rischio flat tax era già emerso all'inizio dell'anno, e in più lo stesso Fedriga, aveva denunciato che lo Stato ci ha tolto 800 milioni: ora alzi una barricata contro questo altro taglieggiamento in arrivo».

L’ATTACCO DI SERRACCHIANI - «Occorre faccia di bronzo e cuore di pietra per vendere con il sorriso questa vera e propria truffa ai danni degli italiani. Avremo meno investimenti, meno lavoro, più tagli e più debiti, e questi sciagurati fanno festa sui balconi di Palazzo Chigi». Queste le parole di Seracchiani. «Salvini e Di Maio possono anche raccontare che se ne fregano dello spread e dei mercati brutti e cattivi ma - indica Serracchiani - l'aumento del costo del denaro sarà una tassa che peserà in modo indiscriminato su famiglie, aziende, Enti locali. Peserà di più ancora di più su quei ceti deboli che i 5Stelle dicono di voler aiutare: gli effetti dello spread annulleranno quel poco di reddito di cittadinanza che si può spartire con 10 miliardi». «Tutto questo si aggiunge all'aumento delle tariffe dell'elettricità e del gas, al taglio delle agevolazioni fiscali esistenti, e soprattutto - aggiunge Serracchiani - alla mannaia dei 5 miliardi di tagli previsti a sanità e scuola. E' angosciante sapere che hanno previsto tutto, fino alla rottura con l'Europa».