24 aprile 2024
Aggiornato 09:00
Basket

Domenica a Imola esordio per la Gsa Udine

Intervista a coach Cavina, che torna in Emilia da avversario

UDINE - Finalmente, dopo un precampionato durato oltre un mese e mezzo, costellato da una serie infinita di amichevoli di alto livello, è arrivato il momento dell'esordio in campionato per l'Apu Gsa Udine. I bianconeri saranno domenica (diretta TV su UdinewsTv e radio su BH web dalle ore 18) di scena ad Imola, nell'infuocata palestra del PalaRuggi, contro l'ex squadra di coach Cavina e del playmaker Penna. Partire bene è importante, tanto più per una squadra ambiziosa come quella friulana, ma il match in Emilia è tutt'altro che facile. Lo sa bene l'ex Cavina.

Coach, in quali condizioni fisiche e mentali si presenta la Gsa a questa prima partita di campionato?
«Abbiamo alcuni acciacchi che riguardano in particolare Nikolic, mentre Cortese sta recuperando gradualmente ed ha ancora qualche fastidio (derivante dall'infortunio alla spalla rimediato nell'amichevole con Ravenna, ndr). C'è una grande emozione nell'iniziare questo percorso, per di più in un campo 'caldo' come quello di Imola».
Il fato ha messo Imola, la sua ex squadra, proprio alla prima di campionato. Quali sono le emozioni per il ritorno in Emilia? «Un incontro così ravvicinato non può che aumentare le mie emozioni. Al di là che a Imola sono stato in due occasioni (2004-2006, 2017-2018 ndr), quella scorsa è stata un'annata fantastica con la crescita di tanti giovani, con tanta gente che ci seguiva e con i play-off sfiorati. Ci sarà, perciò, una doppia emozione per me: per il debutto con Udine e per il ritorno ad Imola, ma sono sicuro che, al fischio d'inizio, questa svanirà e si trasformerà in energia».

Imola, come Udine, è molto cambiata rispetto allo scorso anno. Che tipo di squadra ci dobbiamo aspettare?
«E' una squadra esperta, più 'pronta all'uso' rispetto a quell'anno scorso, con tanto talento. Terrà i ritmi alti perché, nonostante l'esperienza, è una squadra votata all'attacco. Noi dovremo essere bravi a giocare nella nostra metà  campo, a difendere forte e giocare in modo inteso. Questa penso sarà la chiave della partita, sia per noi, sia per loro, noi dovremo anche sfruttare il nostro atletismo e la nostra profondità».