24 aprile 2024
Aggiornato 13:30
L'intervento

Sanità Fvg: no di Tolmezzo alla riforma

Il sindaco Brollo: «Il timore è che Udine accentri i servizi a danno della Carnia»

TRIESTE - «Il nostro è un no preventivo alla riforma della sanità, non perchè vogliamo creare barricate o chiuderci nel nostro territorio, ma perchè, da come stanno le cose, pensiamo che Udine possa iniziare ad accentrare i servizi sanitari, a danno della Carnia e della montagna». Cosi' il sindaco di Tolmezzo, Francesco Brollo, spiega all'agenzia Dire il motivo del voto negativo (l'unico) alla riforma sanitaria del vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, espresso nel Consiglio delle Autonomie locali (Cal).

«Del resto, quello del Cal è un parere - continua Brollo -, noi abbiamo espresso il nostro, ma siamo assolutamente aperti al dialogo. Pero' bisogna accettare che la montagna è un territorio particolare e difficile, mentre la riforma tratta tutta la regione come se i territori fossero uniformi». Secondo il sindaco, l'ospedale di Tolmezzo e il 'San Daniele' di Gemona, sono un sistema che gia' rispondeva bene alle esigenze dei Comuni di montagna, e prima facevano un'Azienda sanitaria a sè. Cio' permetteva ai 28 comuni della Carnia di delegare all'ospedale di Tolmezzo la gestione di tutti i servizi sociosanitari.

«Con l'attuale riforma c'e' un'unica azienda per Carnia, Friuli e Cividalese, e noi siamo passati da un sistema di 68 comuni a uno di oltre 130 - spiega Brollo - un'Azienda sanitaria che va da Lignano a Sappada. In questa nuova geografia 'hub-spoke' - conclude Brollo - temiamo che Udine sia troppo centrale e che si possa fare economia a danno dei 'raggi', ovvero delle strutture sanitarie ora periferiche»