19 aprile 2024
Aggiornato 06:30
La proposta

Progetto Fvg chiede la nomina di un commissario per le zone colpite dal maltempo

La proposta arriva da Mauro Di Bert, consigliere regionale e presidente del gruppo, e dal coordinatore regionale del movimento, Ferruccio Saro

UDINE - Per aiutare concretamente la Carnia e l’Alto Friuli servono fondi e procedure snelle, tali da avviare in tempi rapidi interventi di ripristino delle infrastrutture e degli immobili danneggiati dal maltempo. Quindi se da un lato c’è la necessità di ottenere dal Governo la dichiarazione dello stato di calamità e lo stanziamento di risorse importanti, dall’altro diventa fondamentale seguire l’esempio di quanto accaduto in Friuli Venezia Giulia nel 2003, dopo l’alluvione della Valcanale e del Canal del Ferro, con la nomina di un Commissario straordinario che possa attuare tutte quelle procedure d’urgenza, mai come in questo momento necessarie. E’ quanto chiedono Mauro Di Bert, consigliere regionale e presidente del gruppo di Progetto Fvg Per Una Regione Speciale/Ar e il coordinatore regionale del movimento, Ferruccio Saro che in questi giorni assieme all’assessore regionale alle attività produttive Sergio Bini e ai referenti del movimento per l’Alto Friuli, Cristiana Gallizia e Giorgio Filaferro, hanno avuto modo di sentire amministratori locali dei Comuni della Carnia e dell’Alto Friuli gravemente colpiti dall’ondata di maltempo che ha pesantemente interessato le loro zone.

Gli esponenti di Progetto Fvg hanno valutato positivamente le azioni che l’amministrazione regionale sta cercando di individuare per affrontare l’emergenza, ma allo stesso tempo ritengono urgente arrivare alla dichiarazione di stato di calamità naturale e a improntare un modello d’azione che permetta un rapido ripristino delle opere danneggiate, delle case e degli edifici in genere e a una messa in sicurezza del territorio. L’esperienza positiva maturata dopo l’alluvione della Valcanale e del Canal del Ferro nel 2003 può diventare l’esempio di come procedere: la ricerca rapida di un accordo con lo Stato per ottenere le risorse finanziare per intervenire e ottenere la nomina di un Commissario Straordinario da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri (all’epoca era stato scelto il vice governatore della Regione, Gianfranco Moretton) con mandato ad affrontare le azioni con procedure snelle, su modelli simili alla trattativa privata. L’impegno delle Regione deve concentrarsi nella ricercare di tutti i finanziamenti possibili, attraverso il proprio bilancio e quello del Governo, ma anche bussando alla porta dell’Europa e nel dare corso alla scelta di una figura commissariale che potrebbe essere assegnata al Governatore della Regione, Massimiliano Fedriga, per gestire con efficacia la ricostruzione.