20 aprile 2024
Aggiornato 12:30
Udine

Cascina Mauroner, Fontanini: «Situazione inaccettabile, a breve una soluzione definitiva»

Sopralluogo del sindaco e di una parte della giunta nella zona est della città, tra viale Mirko e via Cefalonia. Residenti esasperati

UDINE - Il sindaco di Udine Pietro Fontanini, l’assessore alla sicurezza Alessandro Ciani, il vicesindaco e assessore alla mobilità Loris Michelini e il consigliere delegato alle Famiglie e Scuole Paritarie Giovanni Govetto hanno incontrato i cittadini residenti nelle vicinanze di Cascina Mauroner, un rudere composto da due stabili fatiscenti nella zona est della città, tra viale Mirko e via Cefalonia. A sollecitare l’incontro gli stessi residenti, che hanno esposto la loro richiesta di intervento per risolvere una situazione che da decenni va avanti, aggravandosi di anno in anno e comportando un rischio per i cittadini non solo per le condizioni infrastrutturali degli immobili, ma anche per il viavai di persone che li utilizzano come alloggio, nonostante l’area sia recintata, abbandonando anche rifiuti pericolosi per la salute.

L’IMPEGNO DEL SINDACO - «Sono decenni - ha dichiarato il sindaco Fontanini - che i cittadini di questo splendido quartiere chiedono che si trovi una soluzione definitiva per questi due ruderi ma oggi, anche a causa della presenza dei richiedenti asilo che bivaccano nella zona, la situazione è ulteriormente peggiorata, con il risultato che i residenti della zona sono ostaggio di questo inaccettabile degrado e i bambini non possono giocare negli spazi verdi che altrimenti avrebbero a disposizione. Per questo valuteremo con gli uffici tecnici le possibilità di intervento ma una cosa è certa: troveremo quanto prima una soluzione. Ogni promessa è debito».

CIANI CONTRO «LE SACCHE DI ILLEGALITA’» - «La gente qui è veramente e giustamente esasperata», ha aggiunto l’assessore Ciani. «Ci sono state segnalate canalette di irrigazione piene di rifiuti, anche ingombranti, che bloccando gli scoli, provocando esondazioni alla prima pioggia, ma anche punti della rete sollevati per entrare nell’area interdetta; una signora ci ha poi raccontato della disinvoltura con cui certi individui decidono di utilizzare questi prati come bagno pubblico, offrendo in pieno giorno scene inammissibili di fronte alle quali potrebbero anche ritrovarsi dei bambini. Passo dopo passo, questa giunta è fermamente intenzionata a combattere le sacche di illegalità e degrado che negli anni si sono venute e creare, restituendo i quartieri ai cittadini che li abitano. Abbiamo già ricevuto numerosi ringraziamenti per la presenza delle guardie giurate ma non intendiamo fermarci e continueremo come sempre a confrontarci con i residenti e a risolvere i loro problemi».