19 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Tarvisio

Cima Strugova, raggiunti gli alpinisti bloccati. Intervento in condizioni estreme

Per il caposquadra del Cnsas di Cave del Predil si tratta dell'intervento tra i più difficili degli ultimi 20 anni

TARVISIO - I tecnici della stazione di Cave del Predil del Soccorso Alpino e speleologico, insieme ai colleghi della Guardia di Finanza di Sella Nevea, hanno raggiunto intorno alle dieci, dopo tre ore di cammino lungo la cresta delle Ponze, i tre alpinisti in difficoltà sulla Cima Strugova (Alpi Giulie), li hanno rifocillati e hanno iniziato lentamente il rientro lungo la stessa cresta. I quattro tecnici li hanno legati con la corda, uno per ciascuno, e li stanno conducendo con molta cautela lungo la cresta affilata e resa insidiosa dalla presenza del vetrato, il sottile strato di ghiaccio che si forma direttamente sulla roccia e che si cela sotto la neve.

INTERVENTO DIFFICILISSIMO - Si tratta di un intervento tra i più difficili degli ultimi vent’anni effettuati dalla stazione di Cave del Predil, ha riferito il capostazione di Cave del Predil che controlla le operazioni dal campo base. Si deve procedere lentamente di conserva su una cresta affilata senza potersi ancorare alla roccia e c'è scarsa visibilità. Quest'ultimo motivo rende impossibile l'invio sul posto dell'elicottero della Protezione Civile, che è comunque pronto a partire da Tolmezzo in caso di una schiarita: il meteo purtroppo non lascia ben sperare in questo senso.

CI VORRANNO DIVERSE ORE PER IL RIENTRO - Incontro ai quattro soccorritori è stata inviata un'altra squadra di tecnici per recuperare tutti i materiali e rendere più leggera e sicura la conduzione in cordata agli altri con la massima concentrazione passo dopo passo. Ci vorranno ancora diverse ore prima che si concluda l'intervento.