27 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Martedì

Guasto a un treno merci manda nel caos la rete ferroviaria tra Fvg e Veneto

Sotto accusa i tempi di reazione delle sale operative di Rfi e Trenitalia, incapaci di dare informazioni aggiornate sulla situazione

UDINE – Giornata pesante, quella di martedì 20 novembre, per i pendolari del Friuli Venezia Giulia, che hanno dovuto subire numerosi ritardi lungo la Udine-Venezia per un guasto a un treno merci in località Lancenigo. Tanti i treni coinvolti, sia in partenza che in arrivo da Udine, che a cascata hanno interessato anche la linea Ud-Ts, con ritardi che hanno superato anche i 70 minuti. «In questo caso – afferma il Comitato Pendolari Alto Friuli – i disagi non sono imputabili direttamente a Trenitalia, né a Rfi, gestore dell’infrastruttura ferroviaria, tuttavia riteniamo necessaria una seria e puntuale analisi della situazione, visto che un semplice guasto a un treno merci ha di fatto mandato nel caos l’intera rete nella fascia di punta».

TEMPI DI REAZIONE FRUTTO DI PROTOCOLLI 'BORBONICI' - Sotto accusa, per i pendolari, i tempi di reazione delle sale operative di Rfi e Trenitalia. «Ancora una volta il sistema informativo è risultato carente, sia in stazione che a bordo treno: le informazioni sono state fornite all’utente in maniera intempestiva, spesso i ritardi indicati dai tabelloni nelle stazioni non rispecchiano infatti la realtà. A bordo treno invece i capitreno sono quasi sempre all’oscuro di quello che sta succedendo lungo la rete, e loro malgrado, impossibilitati a fornire informazioni utili all’utenza. Una ‘lentezza funzionale’ legata a protocolli ‘borbonici’ in ossequio a un’ossessiva esigenza di sicurezza che pare giustifichi ogni tipo di carenza decisionale da parte dei preposti di Rfi e Trenitalia». Questa la visione del Comitato, che ha inviato al direttore regionale Fvg Trenitalia, Elisa Nannetti e alla Direzione Mobilità della Regione Fvg, committente del servizio, una nota, evidenziando queste problematiche, sensibilizzando il gestore ad assumere quei correttivi necessari per garantire un’informazione non solo tempestiva e corretta, ma soprattutto utile all’utenza.

MANCA LA BUONA VOLONTA' - «Siamo nel 2018, ormai quasi nel 2019 a quasi 50 anni dallo sbarco sulla luna - concludono i referenti dei viaggiatori - e riteniamo pertanto che la tecnologia sia sufficiente per fornire quasi in tempo reale queste informazioni. Probabilmente però manca la buona volontà o l’organizzazione gestionale per farlo».