19 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Udine

Pensionato friulano lascia 1,5 milioni di euro al suo gatto

Celibe e senza figli, l’anziano era un dirigente in pensione delle Ferrovie dello Stato

UDINE – Dopo la sua morte decide di lasciare un milione e mezzo di euro al suo gatto. E’ successo a Roma, ma il protagonista di questa storia è un pensionato friulano, originario di Udine, Guido Conte di 79 anni. Celibe e senza figli, l’anziano era un dirigente in pensione delle Ferrovie dello Stato. Per riuscire a concretizzare il suo ultimo desiderio, e quindi per garantire una vita agiata al gatto ‘Tigro’, si è rivolto all’Associazione Italiana Risparmiatori. A rendere noto il fatto è il referente del sodalizio, Stefano Rossi. Lo abbiamo sentito al telefono e lui stesso ha confermato la storia che parrebbe avere tutte le sembianze di una 'fake news'. 

Le volontà del pensionato

«L'uomo, che è venuto a mancare circa un mese fa – racconta Rossi – era proprietario di un gatto non di razza di nome ‘Tigro’, e ci ha incaricato di predisporre un testamento con un legato in favore dell’amico a quattro zampe. Più in particolare, l’anziano, che era proprietario di due unità immobiliari e di due conti correnti, uno postale e uno bancario presso l’Unicredit e che godeva di entrate pensionistiche quale ex dirigente delle Ferrovie dello Stato, ha deciso, per quando avrebbe cessato di vivere, che il suo patrimonio sarebbe dovuto essere ‘utilizzato’ in funzione del suo gatto».

E' intervenuto l'Associazione Italiana Risparmiatori

L’Associazione Italiana Risparmiatori si è quindi adoperata predisponendo un olografo con nomina di esecutore testamentario Alessandro Romano, incaricato di vigilare sull’adempimento dell’onere. «In Italia infatti, a differenza di altri Paesi – evidenzia Rossi – non è possibile nominare erede direttamente un animale. Però tramite l’istituto giuridico del legato testamentario è possibile che un soggetto, appunto l’esecutore testamentario, vigili affinché il patrimonio sia asservito alle esigenze del gatto». Alla morte di Tigro, il patrimonio non utilizzato sarà devoluto alle associazioni che si occupano del benessere degli animali.