19 aprile 2024
Aggiornato 02:00
CIVIDALE DEL FRIULI

Messa dello Spadone: autonomia e senso di comunità tra i valori della celebrazione

Tra i rappresentanti istituzionali intervenuti, c'erano il vicegovernatore Riccardi e il presidente del Consiglio Zanin

CIVIDALE DEL FRIULI - «La Messa dello Spadone è un evento importante e le testimonianze richiamate anche oggi durante la funzione religiosa, quella del Capo dello Stato sul senso di comunità e quella del Pontefice sulla 'buona politica', sono il miglior modo per orientare nell'unione di tutte le forze sociali, morali e politiche del nostro territorio e trasformare gli auspici in obiettivi concreti da realizzare nel 2019». Lo ha commentato il vicepresidente della Regione Riccardo Riccardi oggi a Cividale dove ha assistito alla Messa dello Spadone, una delle celebrazioni più significative del giorno dell'Epifania in Friuli Venezia Giulia.

Il vicepresidente, che ha preso parte alla Santa Messa assieme al presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin, ha osservato come «una tradizione come quella celebrata a Cividale, con riti e memorie suggestive e con una così ampia partecipazione della comunità, illumina il nostro inizio anno al meglio». Per Zanin, si tratta di «una tradizione secolare che unisce la comunità attorno allo scambio di doni tra potere temporale e potere spirituale: in questo gesto si riconosce la forza della Patria del Friuli che nasce dall'autonomia che essa aveva dal tempo di Aquileia in poi e che ancor oggi deve essere il motore per dare dignità a questo popolo riscoprendo quei valori di umanità e di convivenza civile che gli ultimi recenti fatti relativi a una certa violenza nei rapporti tra chi ha di più rispetto a chi ha di meno hanno segnato, e per questo devono far riflettere: il significato simbolico di questa Messa deve farci pensare che siamo una comunità e come tale, se siamo uniti, riusciamo a guardare al futuro con speranza».

La Messa dello Spadone è uno tra i riti più originali e suggestivi conservati dalla Chiesa. Durante l'omelia il celebrante ha richiamato i contenuti del messaggio del Capo dello Stato e del Santo Padre per sottolineare che sentirsi comunità significa condividere diritti e doveri ed essere rispettosi gli uni degli altri.
Un'atmosfera intrisa di fascino medioevale attraversa tutta la città ducale richiamando ogni anno - dal 1984 - fedeli e turisti allo spettacolo della rievocazione storica al termine della Messa con centinaia di figuranti che accompagnano il corteo del Patriarca Marquardo che da Borgo di Ponte raggiunge la piazza del Duomo, dove riceve la spada da stocco in segno del potere temporale.