20 aprile 2024
Aggiornato 12:30
I numeri

Prezzi a Udine: in un anno l'aumento è stato dell'1,3%

Ecco cos'è aumentato negli ultimi 12 mesi: i commenti di Fontanini, Puschiasis e Toniutti

UDINE - A dicembre si parla spesso di 'stangata' facendo le previsioni sugli aumenti di tasse e servizi per l’anno in arrivo. Più raro confrontare quanto realmente il costo della vita è cresciuto nell’arco dei 12 mesi. L’ha fatto l'Ufficio statistica del Comune di Udine, che ha diffuso i dati dei prezzi al consumo non limitandosi a raffrontare i mesi di dicembre e novembre 2018, ma l’intero anno con quello precedente. Si scopre così che i costi per 'abitazione, acqua, elettricità e combustibili', tra 2017 e 2018, sono cresciuti del 5,7%, quelli per 'servizi ricettivi e di ristorazione' del 2,5%, quelli per 'bevande alcoliche e tabacchi' del 2,3%. A livello tendenziale annuo, la diminuzione maggiore riguarda la voce 'comunicazioni' (-4,9%), e cioè quella relativa ai prodotti di telefonia mobile. Nel breve periodo, invece, tra novembre e dicembre, sono diminuiti i costi relativi a 'abitazione, acqua, elettricità e combustibili» (0,4%), ai 'trasporti' (-1,1%), a 'bevande alcoliche e tabacchi' (0,2%). In aumento dell'1,4% la voce 'ricreazione, spettacoli e cultura'. Nel complesso, i prezzi al consumo a Udine sono calati dello 0,1% tra dicembre e novembre, ma sono cresciuti, rispetto allo stesso periodo del 2017, quindi in maniera tendenziale, dell'1,3%.

I dubbi di Consumatori Attivi e pensionati 

«I dati – commenta la presidente di Consumatori Attivi Barbara Puschiasis – non si discostano molto da quelli di inizio 2017, con gli incrementi più consistenti che sono legati alla bolletta dell'energia elettrica e del gas. Si parla di un aumento a famiglia in un anno in media di circa 110 euro. Nonostante da anni si chieda una politica mirata di controllo dei prezzi e di riduzione, anzi di eliminazione, dei balzelli (tasse e oneri di sistema) dalle bollette, tutto tace. Forse le lobbies dell'energia siano troppo potenti?». Critico anche Ennio Toniutti, segretario pensionati Cisl Udine: «A quanto pare il premier Conte non si è accorto che il costo per le verdure è aumentato del 4,9%, quello degli indumenti dell’1,2% quasi come i costi per la manutenzione della casa, che si attestano all’1,4%. Persino il costo dei servizi veterinari per gli animali domestici sono lievitati del 2%. Se vuol fare l’avvocato del popolo, Conte, presti attenzione ai problemi della gente, soprattutto a quelli essenziali».

Le parole del sindaco 

Sul tema interviene anche il sindaco Pietro Fontanini: «Considero Udine una città cara nella media, non è economica ma nemmeno eccessivamente cara. Il dato su cui riflettere è che i cittadini stanno subendo una serie di rincari per i servizi senza però avere in cambio incrementi negli stipendi o nelle pensioni. La situazione non è semplice, perché si erode sempre più il potere d’acquisto e quindi i consumi sono destinati a calare». Il settore che sta soffrendo di più, a detta del primo cittadino, a causa di questo aumento dei prezzi e della relativa discesa dei consumi, è quello del commercio.