19 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Domenica 27 gennaio

Lezioni di Storia al Teatro Nuovo: Gentile racconta lo scontro tra fascisti e antifascisti

Al centro del nuovo ciclo di conferenze sono i maggiori conflitti che hanno visto contrapposti, dall’antichità ad oggi, cittadini della stessa comunità

UDINE - Penultimo appuntamento con le Lezioni di Storia-Guerre Civili, domenica 27 gennaio alle 11, al Teatro Nuovo Giovanni da Udine: ospite sarà questa volta Emilio Gentile, professore emerito dell’Università di Roma e studioso di Storia contemporanea, considerato il massimo storico italiano del Fascismo (biglietto a prezzo unico: 8 euro).

Una lectio magistralis sugli scontri fra fascisti e antifascisti

La sua lectio magistralis sarà incentrata sugli scontri fra fascisti e antifascisti che sconvolsero l’Italia fra il 1915 e il 1945: una tragedia durata trent’anni, la più grave nella storia degli italiani uniti in uno Stato indipendente e sovrano sfociata in una delle più sanguinose stagioni di guerra e di morte, vissute nel corso di una storia millenaria dalle popolazioni della penisola. Una vera e propria guerra civile: non può infatti essere definita altrimenti la radicale e violenta lotta politica, combattuta anche con le armi, le persecuzioni, le repressioni, le vendette fra militanti politici nati cittadini dello stesso Stato e diventati nemici a morte per concezioni incompatibili della nazione, della cittadinanza, della società e della comune convivenza sotto le stesse leggi. Una guerra civile scandita da fasi successive, con aggressività crescente, fra interventisti e neutralisti a ridosso della Grande Guerra, fra rivoluzionari internazionalisti e rivoluzionari nazionalisti e, infine, fra fascisti e antifascisti. Una guerra fra italiani che ha lasciato nei successivi settant’anni un’impronta non ancora cancellata.

In programma un ultimo appuntamento 

Dopo la lectio magistralis del professor Gentile, le Lezioni di Storia si concluderanno domenica 3 febbraio sempre con inizio alle 11 con Domenico Quirico, giornalista e scrittore e un intervento dal titolo Islam - Sunniti contro Sciiti. Due fanatismi si scontrano, da un lato il progetto totalitario sunnita del nuovo, ricostruito califfato, uno Stato del vero Dio che ricalchi i confini della potenza islamica delle origini. Dall’altro il sogno di una rivincita sciita, la minoranza giammai accettata, costretta da secoli alle arti della dissimulazione e della emarginazione eretica, una possente fascia di terre che vada dal mediterraneo all’Iran, unificando libanesi siriani iracheni e iraniani, spezzando e separando la continuità sunnita. A muovere i due progetti possenti burattinai. L’Arabia saudita che con i petrodollari da mezzo secolo lavora alla unificazione salafita dell'islam; e dall’altro l’Iran degli ayatollah, decisi a spezzare l’isolamento.