18 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Udine

Giorno della Memoria: la Polizia ricorda i nove poliziotti morti nei campi di sterminio

Cerimonia nel cortile interno della Questura davanti al monumento collocato nel 2003

UDINE - La Polizia di Stato della provincia di Udine e l’Associazione Nazionale Polizia di Stato hanno celebrato, come ormai avviene da diversi anni, la memoria dei poliziotti che, nel 1944, in servizio alla Questura di Udine, furono deportati nei campi di sterminio nazisti senza fare più ritorno in Patria, e i cui nomi sono scolpiti nella lastra marmorea nel piazzale interno della Questura.

Nel Giorno della Memoria ci si chiede che cosa rimane, oltre alle celebrazioni e ai monumenti dedicati ai caduti e alle vittime dell’Olocausto, oltre alle lapidi e alle corone di alloro, offerte in ricordo di coloro che persero la vita in conseguenza delle persecuzioni naziste. Rimangono le lacrime e il dolore di chi è sopravvissuto e la sofferenza che si rispecchia negli occhi dei congiunti, il silenzio discreto di chi è riuscito a far ritorno, nella speranza che la storia possa non ripetersi e nel contempo ci porti a riflettere sull’oggi. La Polizia di Stato continua a ricordare i propri martiri, uomini che dimostrarono di seguire non un’ideologia ma la legge della civiltà e dell’etica. Una funzione religiosa è stata officiata dal Cappellano della Polizia di Udine, don Olivo Bottos, nel Tempio Ossario a cui hanno partecipato, oltre ai labari delle Associazioni d’Arma, numerose autorità civili e militari, tra le quali il Prefetto, i vertici provinciali delle altre forze armate e di polizia, unitamente al personale della Polizia di Stato.

Poco prima, il Questore della Provincia di Udine, Claudio Cracovia, aveva deposto un serto in memoria del sacrificio dei nove poliziotti, davanti al monumento collocato fin dall’anno 2003 nel cortile interno della Questura. Anche la professoressa Paola Del Din, Medaglia d’Oro al Valor Militare, come in tutti gli anni precedenti, non ha voluto mancare al ricordo delle vittime dell’Olocausto, e, in particolare, delle guardie di Pubblica sicurezza, in servizio alla Questura di Udine, uccisi nei campi di sterminio: Filippo Accorinti, Alberto Babolin, Bruno Bodini, Giuseppe Cascio, Mario Comini, Antonino D’Angelo, Anselmo Pisani, Mario Savino e Giuseppe Sgroi. L'unico sopravvissuto di quel tragico rastrellamento fu Spartero Toschi, che dopo la prigionia e il campo di concentramento tornò a Udine dove morì nel 1964. Nel corso della mattinata presso il Salone del Consiglio di Palazzo Antonini Belgrado, il Prefetto di Udine, Angelo Ciuni, ha consegnato le medaglie d’onore alla memoria agli ex deportati e internati nei lager nazisti.