24 aprile 2024
Aggiornato 19:30
La storia

Il sindaco Fontanini consegna il sigillo della città a Michele Pittacolo

Dal terribile incidente ai campionati mondiali, un riconoscimento prestigioso e una carriera da incorniciare

UDINE - Il sigillo della città, un riconoscimento importante quello ricevuto da Michele Pittacolo, ciclista paralimpico sei volte campione del mondo, il 25 febbraio 2019, grazie ai suoi innumerevoli successi sportivi. Un merito conferito dal sindaco Fontanini che più volte ha ribadito l’importanza di figure come Pittacolo nel panorama regionale, «un campione che esporta i colori italiani e regionali nel mondo, che ci rende orgogliosi di essere friulani, simbolo di speranza e di come la perseveranza può farci raggiungere qualsiasi traguardo che ci poniamo». Nel discorso del primo cittadino non è mancato infine un ricordo del giovane Matteo Bortuzzo e dei tragici eventi di Roma che l'hanno coinvolto. 

La forza morale di Pittacolo

«Un magnifico riconoscimento, inaspettato, sono fiero di essere friulano». Così ha esordito Michele Pittacolo sei volte campione del mondo, egli afferma che nella vita bisogna sempre combattere e mai fermarsi, bisogna sempre cercare di porsi degli obbiettivi e raggiungerli. «Quando qualcuno si ferma - ha aggiunto l'atleta - lo fa perché li ha raggiunti e solo in quel caso è lecito farlo». Una storia difficile quella dell’atleta: una carriera ciclistica iniziata nel 1983 nella categoria dilettantistica che dal 1996 lo ha portato anche in sella alla mountain bike, collezionando più di trecento vittorie. Il 12 settembre 2007 però accade l’impensabile, un gravissimo incidente che lo porta a mettere in dubbio tutte le proprie certezze.

6 campionati mondiali

Da quell’incidente Pittacolo è ritornato ancora più forte di prima, ha ripreso l’attività sportiva e ha iniziato a collezionare numerose vittorie che lo hanno portato nel 2011 a essere primo nel ranking mondiale e poi a vincere, in totale, 6 campionati mondiali. Lo scorso anno però è avvenuto qualcosa di ancora più incredibile: ha avuto il terzo incidente, precisamente l’11 marzo, in cui ha riportato gravi danni fisici. Il Mondiale in casa a Maniago era a rischio, ma grazie alla sua forza di volontà non ha mai mollato e appena venti giorni dopo era nuovamente in sella alla sua bicicletta, più forte di prima, pronto per nuove sfide. Non solo ha partecipato al «mondiale in casa» ma lo ha pure vinto, conquistando un nuovo titolo  che lo ha portato a ricevere il prestigioso riconoscimento cittadino.

Un campione anche nella vita

«Michele è un campione non soltanto sulla bicicletta ma anche al di fuori, nella vita di tutti i giorni - afferma l’assessore Pizzocaro - un campione anche dal punto di vista sociale, esempio per la società, presente nelle scuole e nelle associazioni sportive che fa capire ai ragazzi che vi è sempre una speranza per potersi migliorare e sentirsi sempre parte attiva del mondo dello sport».