20 aprile 2024
Aggiornato 02:30
Udine

Al via 'Fari Manifatturieri' per la trasformazione digitale d'impresa

L'iniziativa coinvolge cento aziende del settore, con l’obiettivo di far crescere la competitività del territorio regionale attraverso la valorizzazione delle competenze e delle esperienze maturate dalle singole realtà

UDINE - Si chiama 'Fari Manifatturieri', l’iniziativa presentata a Udine da Industry Platform 4 Fvg, il digital innovation hub del Friuli Venezia Giulia per la trasformazione digitale delle imprese. L'iniziativa coinvolge cento aziende attive nel settore manifatturiero con l’obiettivo di far crescere la competitività del territorio regionale attraverso la valorizzazione delle competenze e delle esperienze maturate dalle singole realtà.

Le fasi 

Il progetto, che si concluderà a dicembre, è strutturato in tre fasi. La prima, parte dalla selezione di cento aziende della regione Friuli Venezia Giulia, ossia i più importanti players del settore manifatturiero che si sono distinti per aver introdotto o perché stanno introducendo interventi di digitalizzazione nei loro processi produttivi. I cento players saranno selezionati in due diverse modalità: una parte attraverso autocandidatura (entro il 15 maggio sul sito www.ip4fvg.it/fari) e l’altra dal team di esperti Ip4Fvg, in grado di individuare le aziende più innovative e dinamiche in base a specifici parametri di crescita. Tutte le realtà che parteciperanno a 'Fari' potranno migliorare i loro processi digitali grazie alla consulenza di esperti che realizzeranno un assessment o audit tecnologico gratuito, ovvero un’analisi sullo stato di salute della singola azienda focalizzato sulla valutazione dei processi attivi. L’assessment servirà per evidenziare punti di forza e debolezza, criticità e opportunità di miglioramento. In base al risultato emerso gli esperti, verranno poi indicati possibili interventi, opportuni o necessari, per ottimizzare l’efficienza produttiva.

Alla fine si lavorerà con 10 aziende 

La seconda fase di Fari è riservata a un numero minore di aziende: si passa da cento a quaranta; queste ultime saranno scelte in base al punteggio ottenuto nell’audit tecnologico. I 'quaranta' potranno proseguire il percorso sulla rotta della digitalizzazione e ottenere un deep assessment, ovvero un’analisi più dettagliata e approfondita in cui sono indicati anche i trend tecnologici su cui puntare per lo sviluppo del business e/o per l’efficientamento dei processi.
Nella terza e ultima fase, il team di esperti – che ha seguito tutto il processo in collaborazione con le singole realtà – proporrà una rosa di dieci nomi di imprese, le aziende guida per la digitalizzazione, il modello per tutte le imprese del settore. I nomi proposti dagli esperti saranno, poi, validati dalla cabina di regia Ip4Fvg. I 'fari' otterranno una borsa di studio e particolari agevolazioni su alcuni servizi e/o corsi di formazione (a pagamento) promossi dai partner del digital innovation hub. Avranno, inoltre, l’opportunità di diventare un demo point aperto per gli imprenditori della regione, oltre che avere una presenza informativa presso i quattro nodi tematici di Ip4Fvg.

Le dichiarazioni

Alla conferenza stampa sono intervenuti Sergio Emidio Bini assessore alle attività produttive e turismo della Regione Friuli Venezia Giulia, Paolo Candotti direttore generale di Unindustria Pordenone e presidente di Ip4Fvg, Stefano Casaleggi direttore generale di Area Science Park e Franco Scolari direttore generale del Polo Tecnologico di Pordenone. «Gran parte della digitalizzazione delle imprese del Friuli Venezia Giulia è trainata dal mondo manifatturiero che vanta un livello di competenze e competitività avanzato, un modello da seguire e applicare anche al mondo delle pmi attive sul territorio» ha spiegato Paolo Candotti «È da questo presupposto che siamo partiti per realizzare 'Fari Manifatturieri', sempre nell’ottica di valorizzare le risorse e le competenze esistenti, il principio è lo stesso su cui si fonda il digital innovation hub Ip4Fvg, un sistema unico e integrato a supporto di tutte le imprese della regione». Dei benefici diretti di 'Fari', invece, ha parlato il direttore generale di Area Science Park. «L’innovazione digitale non è uno stato acquisito, è un processo continuo che richiede competenze avanzate e nuove risorse» ha dichiarato Stefano Casaleggi «È necessario lavorare su diversi piani. Bisogna far emergere le esperienze di valore di aziende già digitalizzate e metterle a disposizione delle altre attive sul territorio. È, inoltre, essenziale sostenere e agevolare l’introduzione di tecnologie digitali nel mondo produttivo in modo diffuso. Questo è il modello di 'Fari', individuare aziende innovative, far conoscere il loro processo di trasformazione digitale e sostenerlo affinché possa essere un modello da seguire. Il tutto promosso da una partnership pubblico-privata». «Con 'Fari' ci focalizziamo sulla realtà manifatturiera, garanzia di crescita economica e occupazionale» ha spiegato Franco Scolari, «La novità di quest'iniziativa sta nel coinvolgimento di tutti i poli tecnologici territoriali sotto la regia di Ip4Fvg e nel reperimento e nella valorizzazione di risorse di ingegneria dei processi produttivi di altissimo profilo ed esperienza. Speriamo di ottenere un’adesione numerosa da parte del mondo imprenditoriale perché vogliamo che i fari del Friuli Venezia Giulia siano i primi ad accendersi, i primi a indicare la rotta alle pmi regionali e a fare da modello per quelle nazionali».