19 aprile 2024
Aggiornato 22:30
Il dato

Reddito di Cittadinanza: quasi 10 mila domande in Fvg

A Trieste 2.660 richieste, a Udine 2.345 di Udine, a Gorizia 768, a Pordenone 1.404

UDINE - Sono quasi 10 mila le domande di Reddito di Cittadinanza giunte finora in Friuli Venezia Giulia, secondo i primi dati, aggiornati al 7 aprile e riferiti a questa misura di aiuto, formazione e inserimento nel mondo del Lavoro. Ad annunciarlo, i portavoce alla Camera dei deputati espressi in Friuli-Venezia Giulia dal MoVimento 5 Stelle Sabrina De Carlo e Luca Sut, unitamente agli eletti in Regione Mauro Capozzella, Ilaria Dal Zovo, Cristian Sergo e Andrea Ussai.

«Nel dettaglio - proseguono i pentastellati - il capoluogo regionale conta a oggi 2.660 richieste, a cui si aggiungono le 2.345 di Udine, le 768 di Gorizia e le 1.404 di Pordenone, da sommare alle 803 pervenute a Monfalcone, le 290 a Spilimbergo, le 256 a Tolmezzo, le 713 a Cervignano e le 666 registrate nel territorio del Medio Friuli». Ogni cittadino che vedrà accolta la domanda riceverà un beneficio fino a 780 euro al mese a integrazione del reddito familiare e funzionale al sostegno per l’eventuale pagamento dell’affitto.

Il riferimento va poi all’inquadramento del Rdc nell’ambito delle politiche nazionali e alla sua collocazione nel contesto regionale: «La misura varata dal Governo, fortemente voluta dal M5S che si batte per questa proposta dal 2011, permette inoltre di aiutare i beneficiari nella ricerca attiva del lavoro, facilitandone l’inserimento sociale. Possono usufruirne cittadini italiani ed europei - aggiungono - oltre a coloro che risiedono legalmente in Italia da almeno dieci anni, di cui gli ultimi due in via continuativa.

I dati sull’affluenza forniti dall’Inps dimostrano inoltre la ricettività di questo intervento anche da parte di regioni come la nostra, un tempo meno esposte al rischio disoccupazione e indigenza, ma dove oggi appare necessario rilanciare l’occupazione e la formazione attraverso iniziative di contrasto alla povertà, alle diseguaglianze sociali e che vadano a sostegno dell'economia reale, impedendo al tempo stesso che le somme erogate tramite card possano essere spese nel gioco d’ azzardo, vera e propria piaga sociale ed economica anche in Fvg», concludono i portavoce M5S.