29 marzo 2024
Aggiornato 08:00
Pordenone

I lavori del Santa Maria degli Angeli devono essere un modello per il Fvg

L'esperienza e le scelte adottate rappresentano per la Regione un esempio importante che può fungere da capofila di un nuovo percorso

PORDENONE - Il modello creato a Pordenone può essere ripercorso, tenendo conto delle specifiche complessità, anche in altri territori nell'ambito degli investimenti ospedalieri. Lo ha evidenziato il 9 aprile a Pordenone la Regione, rappresentata dal vicegovernatore con delega alla salute, nel corso di un evento formativo e informativo sul progetto e sullo stato di avanzamento dei lavori di realizzazione del nuovo ospedale del capoluogo naonense. Organizzato dall'Azienda per l'assistenza sanitaria 5 in collaborazione con gli Ordini degli ingegneri e degli architetti della destra Tagliamento, l'incontro è servito per illustrare lo stato di avanzamento del cantiere ma anche per presentare strumenti e modalità di gestione del progetto nella fase di ideazione della struttura nonché durante i lavori di costruzione.

I cantieri 

Come evidenziato dalla Regione, uno tra i più importanti centri di costo dell'amministrazione è proprio quello legato alle opere strutturali nell'ambito della sanità, come dimostrano i tre grandi cantieri attivi a Udine, Trieste e Pordenone, ognuno con una complessità legata al contesto nel quale si trova. Ma al di là delle scelte strutturali, ciò su cui la Regione ha posto l'accento è la filosofia adottata nell'intervento del Santa Maria degli Angeli, che prevede sempre più prestazioni e sempre meno residenzialità. Questa dovrebbe essere la chiave di volta di un modello di salute evoluto, con il quale il Friuli Venezia Giulia dovrà confrontarsi da qui in futuro.

Un modello

L'esperienza e le scelte adottate a Pordenone, quindi, rappresentano per la Regione un modello importante che può fungere da capofila di un nuovo percorso di continuità delle cure. Infine è stato rivolto un plauso alla celerità con cui stanno procedendo le opere nel cantiere dell'ospedale pordenonese, vista anche la sua articolazione che prevede l'edificazione di una nuova struttura nella stessa area in cui insiste il nosocomio ancora attivo.