1 maggio 2024
Aggiornato 23:30
Udine

Def, De Monte: «Rischiamo pesanti ripercussioni anche in Fvg»

L’eurodeputata Pd: «Basta spot dal Governo, prendano in mano il Paese»

UDINE - «Per Confindustria è un ‘bagno di realismo’, ma io temo che sarà un bagno di sangue. I dati sulla crescita zero sono allarmanti: il Paese sta entrando in una zona oscura e il Governo lo sta spingendo dentro». Lo afferma Isabella De Monte, eurodeputata Pd e componente commissione trasporti e turismo, alla luce dei dati contenuti nel documento di economia a finanza, che, per la prima volta, «Nessuno al Governo ha voluto illustrare alla stampa né commentare. Anche loro hanno capito che siamo lontani dalle esultanze da stadio sul balcone di Palazzo Chigi e che – sottolinea De Monte – il 2019 non sarà proprio un ‘anno bellissimo’, come auspicato dal premier Conte».

La crescita

Secondo De Monte «Altro che crescita all’1,5 per cento: il Def certifica un pericoloso 0,2 per cento, appeso alle speranze dei decreti crescita e sblocca cantieri. La disoccupazione è all’11% e il debito non scende, le promesse roboanti del governo gialloverde restano lettera morta, i giovani continuano a emigrare all’estero e l’industria arranca. Lo scenario è cupo: di Maio e Salvini la smettano di fare campagna elettorale e prendano in mano il Paese». «Rischiamo pesanti ripercussioni anche sui territori. In Friuli Venezia Giulia – osserva De Monte – c’è il forte rischio di buttare al macero gli importanti risultati raggiunti grazie al governo di centrosinistra e a provvedimenti come 'Rilancimpresa', che hanno fronteggiato la crisi e aumentato i posti di lavoro. Solo per citare il caso dell’area triestina, oggi la più sofferente sul fronte manifatturiero, tra il 2015 e il 2017 i posti di lavoro sono aumentati del 9,4%: oggi ne perdiamo a decine giorno dopo giorno».

Il momento di agire

«Non è più tempo di spot, ma di interventi seri per la nostra economia. Se il Governo Conte non sa da dove iniziare, ci pensi almeno Fedriga in regione, tanto ha tutto pronto: prenda il nostro 'Rilancimpresa' e lo metta in pratica, perché sburocratizzazione e semplificazione per le imprese sono una priorità. Sarebbe poi opportuno creare un 'osservatorio' tra Regione, categorie economiche e sindacati per monitorare le reali esigenze formative e di intervento a favore dei settori produttivi, per stimolare l’offerta di lavoro e la crescita economica con risposta ai bisogni sociali. Inoltre – aggiunge De Monte – si riprenda in mano la questione della creazione di consorzi e distretti industriali, valutandola alla luce delle attuali condizioni e concertando con le forze economiche le iniziative più appropriate». «Ricordo infine i bandi europei – conclude De Monte – che non sono un optional, ma una necessità: i soldi dell’Europa a disposizione ci sono, ma bisogna saperli usare. Il mio sito 'Bandi e finanziamenti' è il primo portale in Italia che aiuta davvero imprese ed enti pubblici a intercettare i bandi e i finanziamenti europei. Lo ricordo anche a qualcuno in Regione, avessero bisogno di informazioni».