20 aprile 2024
Aggiornato 00:00
Pordenone

Il 30 aprile alle 21 apre il Pordenone Music Festival

A salire sul palco assieme all’ormai affezionata filarmonica 'Mihail Jora' di Bacau diretta da Ovidiu Balan, sarà il magnifico violinista palermitano Davide Alogna

PORDENONE - E' dedicato al 30esimo anniversario del crollo del muro di Berlino il Concerto per Pordenone, che martedì 30 aprile alle 21 nell’auditorium Concordia (ingresso libero) aprirà il Pordenone Music Festival di Farandola firmato da Filippo Michelangeli, realizzato col sostegno della regione Friuli Venezia Giulia, Uti del Noncello, comune di Pordenone, Bcc Pordenonese, Cciaa Pordenone, con la collaborazione del Cidim, di Fazioli e dei comuni di Maniago, Polcenigo, San Quirino, Sesto al Reghena, Spilimbergo, Valvasone-Arzene.

La serata

A salire sul palco assieme all’ormai affezionata filarmonica 'Mihail Jora' di Bacau diretta da Ovidiu Balan, sarà il magnifico violinista palermitano Davide Alogna, in un programma che 'trabocca' passioni romantiche. A rappresentare tre delle nazioni coinvolte dalla Seconda Guerra Mondiale - Francia, Germania e Russia - saranno infatti tre dei loro massimi autori romantici: Camille Saint-Saëns, di cui verrà eseguito l’Introduction et Rondò capriccioso op. 28, Max Bruch, di cui è stata scelta la Romanza in Fa maggiore op. 85 e Ciaikovski col suo Concerto in Re maggiore op. 35. Germania-Francia-Russia, tre diverse nazioni, unite dall'arte dei suoni. Differenze che nell'ambito musicale vengono considerate una ricchezza e una straordinaria risorsa artistica e culturale, sottolineata anche dall'eterogeneità degli interpreti.

Il muro di Berlino

Del muro verrà proposta brevemente la storia, accompagnata da spezzoni di video dell’epoca, divenuti iconici nella storia contemporanea. Il muro di Berlino è diventato, nel corso degli anni, il simbolo non solo della Guerra fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica, ma anche di una scelta brutale e miope che ha creato differenze sociali e culturali tra gli uomini in Europa e non solo. Fortunatamente il mondo della musica ha sempre avuto sufficienti anticorpi per resistere a qualsiasi muro ideologico. L'arte dei suoni utilizza un linguaggio universale, comprensibile e unico in tutto il mondo.

Davide Alogna

«La musica – sottolinea Michelangeli - non potrà mai festeggiare muri, perché ha sempre costruito ponti». La serata si presenta dunque particolarmente coinvolgente, anche grazie al carisma di Davide Alogna, reduce da una tournée in Corea col Quintetto Santa Cecilia. Alogna tiene regolarmente concerti solistici nelle sale da concerto più importanti del mondo quali la Carnegie Hall di New York, il Teatro alla Scala di Milano, Berliner Philarmonie, Smetana Hall di Praga, Salle Cortot di Parigi, Herkulesaal in der Residenz, Gasteig e Kunstlerhalle di Monaco di Baviera, Auditorium Verdi di Milano, Palau de Bellas Artes in Città del Messico, Teatro Colon di Buenos Aires, Prince Mahidol Hall di Bangkok. Ha collaborato, anche in qualità di prima parte con prestigiose istituzioni tra cui l'orchestra Sinfonica 'Giuseppe Verdi' di Milano, l'Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il teatro comunale di Bologna e l'orchestra Haydn di Bolzano. Suona un violino Carlo Antonio Testore - ex Wilhelmji del 1715.