29 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Udine

Terremoto, dopo 43 anni cerca la bambina a cui regalò palloncini e succo di frutta

Barbara Beltrame aveva 4 anni all'epoca del sisma. Era in Friuli in vacanza, dai nonni, tra Santa Maria di Sclaunicco e Orgnano

UDINE - "Ogni volta che sento la parola terremoto penso a quella bimba di 6 anni ricoverata nel mio stesso stanzone in ospedale a Udine. Aveva perso tutti sotto le macerie; le regalai il mio succo di frutta e i miei palloncini. Vorrei ritrovarla e abbracciarla». Barbara Beltrame aveva 4 anni all'epoca del sisma del 6 maggio 1976. Era in Friuli in vacanza, dai nonni, tra Santa Maria di Sclaunicco e Orgnano.

Un appello diventato virale sui social 

Martedì 7 maggio, a distanza di 43 anni dalla scossa, ha affidato il suo personale ricordo del terremoto alla propria pagina Facebook con un post che è diventato in poco tempo virale e si è trasformato in un appello rimbalzato su diversi gruppi e pagine dedicate al Friuli e ai suoi paesi.

Il racconto di quei giorni del maggio '76

«Aveva il viso blu di lividi, gli occhi gonfi e tumefatti ed una infinità di graffi ovunque; saltava da un letto all'altro in preda al panico ed alla paura gridando: 'Voglio andare a casa!'. Aveva perso tutti sotto le macerie - ricorda Barbara Beltrame -. Vennero mia madre e mia nonna a prendermi. Avevo 4 anni, non capivo tutto quel trambusto, ma quella bimba mi faceva pena, così tanta pena che decisi di regalarle la mia bottiglia di succo di frutta ed il sacchetto di palloncini gonfiabili che mi avevano appena portato; lei mi guardò, abbozzò un sorriso, strinse il sacchetto al petto, smise di saltare, si stese nel letto e si addormentò..."

La voglia di rivederla

«Io andai a casa, non seppi più nulla di quella bambina, non la vidi più, non so nemmeno come si chiama; ma mi è rimasta nel cuore. Lei è il mio primo ricordo del terremoto. A casa mi spiegarono cos'era successo. In quel momento non capii, ma la paura si era impossessata di me senza che me ne rendessi conto. Se dovessi incontrarla - conclude Beltrame - non so cosa le direi. Innanzitutto l'abbraccerei In cuore mio spero che la vita le abbia sorriso, che di lacrime ne ha già versate troppe e le auguro tutto il bene del mondo!».