18 aprile 2024
Aggiornato 05:30
I numeri

Tutela beni culturali: nel 2018 sequestrati oggetti per oltre 1 milione di euro

I furti commessi sono diminuiti (sono stati 7 in Fvg e 4 in Trentino) con un netto decremento dei beni asportati che sono passati da un totale di 74 a 29 (-60,8%)

UDINE – E’ tempo di bilanci per il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Udine, che opera in Fvg e Trentino Alto Adige. Nel corso del 2018 sono stati effettuati 14 sopralluoghi per l’accertamento dello stato di sicurezza di musei, biblioteche e archivi, 36 controlli ad aree archeologiche marine e terrestri (siti UNESCO in primis), 48 verifiche in aree con vincoli paesaggistici e monumentali, 243 controlli a esercizi antiquariali e commerciali effettuati anche on-line e 31 controlli a mercati e fiere d’antiquariato. Grazie anche alla collaborazione con le stazioni territoriali dell’Arma e del 14° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Belluno e il 3° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bolzano, i furti commessi a danno del patrimonio culturale sono diminuiti (sono stati 7 in Fvg e 4 in Trentino) con un netto decremento dei beni asportati che sono passati da un totale di 74 a 29 (-60,8%).

Sequestrati 424 reperti 

L’azione repressiva ha registrato il deferimento in stato di libertà di 32 persone, a seguito di attività di indagine coordinate dalle 7 procure della Repubblica (Trieste, Udine, Gorizia, Pordenone, Bolzano, Trento e Rovereto) i cui circondari insistono sul territorio di competenza del Nucleo, mentre (nel corso delle 19 perquisizioni locali eseguite) sono stati sequestrati 424 reperti di cui 25 beni antiquariali, archivistici e librari, 1 paleontologico, 398 archeologici. I falsi sequestrati sono stati 24, quasi tutti afferenti all’arte pittorica contemporanea (Caffè, Aubertin, Oriani, Mathieu e Lilloni). Sono state colte in flagranza di reato 3 persone dedite allo scavo clandestino finalizzato alla ricerca illecita di materiale archeologico. La gran parte dei manufatti e delle opere d’arte sequestrate è stata sottoposta a successivo esame tecnico da parte di funzionari delle competenti Soprintendenze, da docenti dell’Università degli Studi di Udine, nonché da esperti nei diversi settori artistici e dalle Fondazioni di riferimento. Il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta ad oltre 1 milione di euro.

L'importanza della banca dati 

Strumento utilissimo per il contrasto dei crimini commessi in danno del patrimonio culturale si è confermata la Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, gestita dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. In essa sono quotidianamente inserite tutte le informazioni descrittive e fotografiche relative ai beni culturali da ricercare, che pervengono dai Reparti territoriali dell’Arma, dalle altre Forze di Polizia, dalle Soprintendenze, dagli Uffici Doganali e da Interpol per i beni trafugati all’estero.