19 aprile 2024
Aggiornato 05:30
Incidenti stradali

Travolto l'esploratore Calderan: il pirata della strada non si ferma a prestare soccorso

E' detentore di 13 record mondiali per le sue imprese sportive, realizzate in luogo estremi come il deserto

UDINE - «Volevo ringraziare l' automobilista che venerdi pomeriggio, mentre mi allenavo, mi ha investito ed è fuggito lasciandomi da solo a terra in una pozza di sangue». Le parole sono quelle di Massimiliano Calderan, di 51 anni, travolto via Premariacco. L'automobilista in questione dopo l'incidente non si è fermato a prestare soccorso ma è scappato. «Sono ancora qua e, in questo momento, è l'unica cosa che conta - aggiunge Calderan -. Le fratture si ricompongono e le lesioni passano. Non so se vi sia soluzione per l'anima della persona che ha omesso il soccorso lasciandomi potenzialmente a morire. Grazie ai medici del Pronto Soccorso e alla Polizia di Udine». 

Calderan è detentore di 13 record mondiali per le sue imprese sportive, realizzate in luogo estremi come deserti, lande desolate, alture. Venerdì si stava allenando per preparare il suo prossimo obiettivo, da centrare in Medio Oriente. Insieme alla moglie Valentina, approfittando della visibilità data dai social network, ha lanciato un appello non solo a possibili testimoni, ma anche al pirata della strada, affinchè si consegni alle autorità.

Calderan se l'è cavata con 40 giorni di prognosi, una frattura scomposta alla mano sinistra e al naso, un trauma facciale. Ma la ferita più grande è quella provocata dallo sdegno per chi l'ha ridotto in quelle condizioni senza fermarsi a prestare soccorso.