29 marzo 2024
Aggiornato 09:30
A GEMONA DAL 22 LUGLIO AL 13 AGOSTO

Laboratorio internazionale della comunicazione: si parla di sport, cultura e cibo sostenibile

La direttrice del Lab, Emanuela De Marchi: «A partire dall’esperienza friulana, vogliamo offrire un modello di rilancio»

GEMONA DEL FRIULI - Sport, cultura, cibo: tre nuclei essenziali da cui ogni territorio può partire o ripartire per rilanciarsi. Il Friuli ne è un esempio e i suoi 'cantieri' diventano modelli da conoscere per essere esportati. Dove? In Italia, innanzitutto, ma anche nei 26 Paesi da cui arrivano a Gemona, dal 22 al 13 agosto, 60 giovani studiosi di italianistica.
È la convinzione su cui quest’anno il Laboratorio internazionale della comunicazione ha costruito la sua 57ª edizione (QUI il programma), che si aprirà ufficialmente lunedì 22 luglio, alle ore 18.30, alla Casa dello Studente di Gemona. 'Cantiere Friuli Venezia Giulia. Idee e progetti per rilanciare l’Italia' è il tema che sarà sviluppato nel corso di una decina di appuntamenti aperti al pubblico e nelle lezioni riservate agli studenti stranieri di italianistica che si susseguiranno nei quindici giorni di lavoro.
Per l’edizione 2019 – la 30ª a Gemona - main sponsor, insieme con Regione e Comune di Gemona, c’è 'Cantiere Friuli', l’iniziativa di studio e di azioni avviata dall’Università di Udine in occasione del suo 40esimo e che, in neppure due anni d’attività, ha già dato importanti contributi al territorio in una logica rigenerativa. «Da questa esperienza e dall’importante lavoro che Gemona sta facendo affinché sport e sostenibilità siano una fonte di sviluppo del territorio abbiamo voluto partire – spiega la direttrice del Lab, Emanuela De Marchi – per offrire idee e progetti di rilancio all’Italia. E prima ancora – precisa – un modello di rilancio: quello che fa di ogni territorio un cantiere sviluppando tre risorse su cui il Laboratorio da tempo ha concentrato la sua attenzione: sport, cultura e cibo tutto in chiave sostenibile, l’approccio per il futuro».

I protagonisti 

«Il ruolo delle donne nello sport, in economia e società sta crescendo e sta cambiando il mondo, ecco perché in questa edizione abbiamo puntato a figure femminili», continua Emanuela De Marchi, elencando alcuni nomi dei nomi che arriveranno a Gemona: la campionessa di scherma Elisa di Francisca, la bomber della nazionale di calcio femminile Ilaria Mauro originaria di Gemona, la ginnasta Alexandra Agiurgiuculese che si allena a Udine per lo sport. Ci sarà anche Bruno Pizzul che guiderà il convegno a tema. Saranno inoltre ospiti il professor Lanfranco Conte dell’Accademia nazionale dell’Olivo e dell’Olio e Cinzia Scaffidi per la cultura del cibo sostenibile; Giorgio Teruzzi e Fabio Canino per gli incontri con la parola e il racconto sportivo. Con la sua allenata capacità di scrutare l’attualità per coglierne temi e personaggi emergenti di qualità, il Laboratorio avrà tra i suoi ospiti anche Valentina Tamborra, la giovane fotografa  di origine friulana che ha già saputo arrivare sulle pagine nazionali con suoi reportage audaci e molto originali. Il Premio Gamajun sarà consegnato quest’anno alla schermitrice Elisa di Francisca, fresca della medaglia d’oro agli Europei, due medaglie olimpiche e pronta per la terza olimpiade a Tokyo.
«Il rapporto con il Lab è bello e radicato e il nostro impegno mira a intensificare il rapporto dei giovani studiosi ospiti con le famiglie di Gemona, affinché essi siano ambasciatori nel mondo della nostra terra, la cui proposta cultura e sportiva è ai massimi livelli», afferma il sindaco, Roberto Revelant. Quanto al tema di quest’anno, «Gemona è la dimostrazione, dalla ricostruzione dopo il terremoto a Sportland, progetto di valenza europea, di come possano essere valorizzate e gestite le risorse di un territorio».

I corsisti e i Paesi di provenienza

I giovani che partecipano al Lab 2019 sono 60, provenienti da 26 Paesi. Particolarmente rappresentata è la Corea del Sud. Seguono Algeria, Argentina, Armenia, Brasile, Bulgaria, Canada, Croazia, Cuba, Francia Germania, Grecia, Guatemala Iran Irlanda Malta Montenegro Polonia Repubblica Macedonia, Russia, Spagna, Tunisia Ungheria Venezuela, Uzbekistan. Durante i quindici giorni di attività, docenti e allievi lavoreranno insieme attorno al tema guida, «Cantiere Friuli Venezia Giulia. Idee e progetti per rilanciare l’Italia», che sarà affrontato in tre ambiti di aggiornamento: lingua; lettere e arti; società, politica e ambiente. Le attività prevedono quattro momenti integrati: aggiornamento linguistico e culturale; creatività nelle botteghe al pomeriggio; convegni internazionali di studio; lavoro personale in emeroteca, biblioteca, mediateca e nella Cineteca del Friuli.