19 marzo 2024
Aggiornato 12:30
L'intervento

Shaurli contro il governo giallorosso: «L'assenza di rappresentati del Pd Fvg è un grave errore»

Per il segretario in gioco c'è l'esigenza di comprendere e farsi carico di peculiarità, autonomia, storia ed anche competenze di una regione

UDINE - «Il Friuli Venezia Giulia nel nuovo Governo esprime un ministro in un dicastero fondamentale, lo Sviluppo economico, che ha competenze importanti anche per il futuro della nostra regione. Preso atto di ciò, l'assenza di esponenti regionali del Pd al Governo è un errore. Per questo chiederò un chiarimento al segretario Zingaretti». Lo rende noto il segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli, commentando le nomine dei sottosegretari del Governo Conte, fatte oggi in Consiglio dei Ministri.

Mancanza di rappresentanza

«Posso capire ma poco mi interessano - continua Shaurli - la difficoltà delle trattative, le composizioni correntizie o gli aneddoti sull’ultima ora. Ciò che rimane, nella sua semplicità e durezza, è una mancanza di rappresentanza. Non è questione di campanile e nemmeno di poltrone: è invece l'esigenza di comprendere e farsi carico di peculiarità, autonomia, storia e anche competenze di una regione come la nostra. Abbiamo donne, uomini e competenze che - precisa il segretario dem - avrebbero potuto portare un importante contributo a questo Governo. Su diverse materie, non nelle persone che vanno giudicate sui fatti, ritengo ci sia uno sbilanciamento territoriale che politicamente mi preoccupa. Faccio l’esempio, solo perché lo conosco meglio, di un mInistro e un sottosegretario all’Agricoltura entrambi pugliesi, a cui auguro buon lavoro ma anche la capacità di capire e rapportarsi subito con le parti più dinamiche e competitive dell’agrolimentare nazionale».

Problema politico

«Lo ribadisco: qui non parliamo di poltrone, ma del futuro di questo Governo e - sottolinea Shaurli - di come l'area che ne deve cogliere la sfida riformista, da domani si relaziona e dà risposte concrete anche ai temi del Nord, dell’autonomia e di tanti ceti produttivi che chiedono interlocuzione. Questo è il problema che pongo, ed è un problema politico, se non vogliamo da subito ridare praterie di consenso a una nuova Lega del Nord. Al recente congresso ho scelto di tenere la posizione unitaria e di garanzia con cui sono stato eletto segretario - ricorda Shaurli - e ho accettato il mio ruolo non certo, da consigliere regionale ed ex assessore, per ambizioni personali ma per la sfida di un partito che sappia prima di tutto interpretare le esigenze del proprio territorio e della sua autonomia. A questa linea mi attengo e se questo è un limite sono pronto a rilanciare l’idea di un partito autonomo o a trarne le opportune conseguenze. Ho il dovere perciò - conclude - di chiedere quanto prima un chiarimento al segretario Zingaretti».