20 aprile 2024
Aggiornato 03:00
Politica

La civica «Io Amo Udine» prova a dare copertura politica a Perissutti

Congresso unitario delle due liste fondate da Salmè. Tra gli obiettivi programmatici, la necessità di fare di Udine la vera capitale del Friuli

UDINE - Si è svolto a Udine, nella sede di viale Palmanova, il Congresso unitario delle due liste civiche ‘Io Amo Udine» e ‘Lista Salmè -Udine agli Udinesi’. L’assemblea ha deliberato lo scioglimento di quest’ultima lista e la sua confluenza nella civica ‘Io Amo Udine’. Presidente del nuovo soggetto unitario e rappresentante legale del movimento, è stata eletta Daniela Perissutti, già presidente di ‘Io Amo Udine’ e assessore nella giunta Fontanini. Segretario politico sarà Stefano Salmè, già candidato sindaco e presidente del Consiglio di quartiere ‘Udine est - Di Giusto’.

Il dibattito congressuale ha evidenziato la volontà di identificare sempre di più, la lista civica come il ‘partito della città di Udine’. Un modo per ‘coprire’ le spalle a Perissutti, visto che il suo nome è stato più volte indicato come quelli a rischio nella giunta Fontanini proprio per non avere dietro a sé un partito politico e un gruppo in Consiglio comunale.

Sul piano programmatico è stata evidenziato come si renda sempre più necessaria una riforma degli enti locali che esalti il ruolo di Udine come ‘Capitale del Friuli’. «Il Friuli - si legge in una nota diffusa dal movimento - avrebbe bisogno di una sua rappresentanza provinciale, che però, nonostante le sacrosante intenzioni della giunta Fedriga, volte a ricostituire degli enti provinciali elettivi, rischia di essere compromessa dal sabotaggio del nuovo governo Pd-M5s».

Per i rappresentanti della civica, «è necessaria quindi una interlocuzione con la Regione per arrivare all’emanazione di una ‘legge regionale speciale ad hoc’ per la città di Udine, che individui ambiti di autonomia specifici, in virtù del suo ruolo di capoluogo friulano. La proposta della lista ‘Io Amo Udine’, è che alla città di Udine sia riconosciuto una sorta di ‘golden power’ su ambiti cruciali per il futuro di Udine e del Friuli. In particolare, a prescindere dagli assetti azionari, sul futuro del parco scientifico di Udine (Friuli innovazione), dell’ente fieristico udinese e della Zona industriale udinese, dovrà essere riconosciuto alla città, una sorta di ‘diritto di sorveglianza’ sulle decisioni strategiche che possano pregiudicare interessi fondamentali della città, come del Friuli tutto. La città di Udine, in prospettiva, dovrà trovare le forme per incidere anche sulle scelte che riguardano l’ateneo udinese».

La lista civica, saldamente ancorata al centrodestra, si apre al confronto con altre civiche di area sul territorio regionale, per valutare l’ipotesi di una federazione di liste civiche in vista dei prossimi appuntamenti elettorali.