23 aprile 2024
Aggiornato 09:30
L'opera

Danimarca, ponte da 133 milioni di euro realizzato da Rizzani De Eccher

Oltre al manufatto sono state costruite un’autostrada a quattro corsie lunga 8,2 km e 3 km di barriere acustiche

UDINE - Il ponte che attraversa il fiordo Roskilde, chiamato «Ponte Principessa Mary», è stato ufficialmente inaugurato dalla principessa Mary di Danimarca il 28 settembre e verrà aperto al traffico il 30 settembre. Questa opera di ingegneria civile, completata 3 mesi prima del previsto, è il primo progetto in Danimarca per Rizzani De Eccher. L’autorità danese delle autostrade «Vejdirektoratet» ha aggiudicato il contratto da 133 milioni di euro alla Rbai, una joint venture tra Rizzeni De Eccher (Italia), Besix (Belgio) e Acciona Infraestructuras (Spagna) nel 2016. Su questo complesso progetto, hanno collaborato persone provenienti da più di 19 nazioni diverse.

Abilità tecnica

Il ponte si trova in una delle più belle zone della Danimarca ed è il primo ponte a conci costruito in Danimarca dal 1970. Il contratto prevedeva la realizzazione di un’autostrada a quattro corsie lunga 8,2 km, incluso un ponte lungo 1,4 km sopra il Fiordo Roskilde, e 11 lavori minori di ingegneria civile (ponti, gallerie e attraversamenti per la fauna selvatica), 1 km di muri di sostegno e 3 km di barriere acustiche. Il progetto mira a ridurre la congestione del traffico e a fornire un’alternativa all’attuale ponte basculante che già attraversa il fiordo ed è stato costruito nel 1935.

Fondamentale il metodo Lean

Tutte le parti interessate che hanno lavorato al progetto sono state attivamente coinvolte nelle sessioni Lean. Questo approccio collaborativo prevedeva la condivisione dei requisiti e degli obiettivi del progetto ed il costante miglioramento dei processi per ottimizzare la produttività. Le comunicazioni si basavano sulla fiducia reciproca e sulla trasparenza, che a loro volta miglioravano il processo decisionale riducendo gli sprechi di tempo e le successive modifiche.
Anche i metodi di esecuzione hanno svolto un ruolo chiave nella consegna del progetto in anticipo. Ad esempio, per il varo dell’impalcato è stato utilizzato un carro varo specifico. Una gru orizzontale ha permesso di montare i conci del ponte uno ad uno. Inoltre, l'uso di diverse linee di produzione per i conci prefabbricati ha contribuito a un'esecuzione più rapida dell’opera.

Una sfida ambientale

L’autostrada e il ponte attraversano un luogo che è stato dichiarato zona EU Natura 2000. Ricco di siti di riproduzione e nidificazione che offrono un rifugio ad alcune delle specie e degli habitat più rari nonchè in via di estinzione in Europa. In particolare, la zona del fiordo ospita diverse specie di uccelli acquatici e non, così come di piante acquatiche protette e zostera. Il progetto è stato quindi soggetto a rigidi requisiti ambientali e sociali, volti a preservare la bellezza e l’habitat del fiordo e minimizzare impatti indesiderati sulla comunità locale. Particolare attenzione è stata posta alle aree residenziali vicine al cantiere ed al difficile accesso stradale e marino, con misure adottate per limitare il rumore e la polvere. Il rumore e le vibrazioni sono stati costantemente monitorati ed il loro impatto è stato limitato; i lavori più rumorosi sono stati svolti quando gli uccelli migratori non erano nel fiordo, per evitare di interrompere la loro nidificazione. Similarmente, per preservare l'ambiente acquatico, un'adeguata selezione dei metodi di costruzione ed un attento monitoraggio durante l'esecuzione dei lavori hanno assicurato che i sedimenti non influenzassero negativamente la crescita naturale della zostera. L’eccellente collaborazione ed il continuo dialogo tra le numerose parti sono stati la chiave per portare a termine con successo questo ambizioso progetto.