29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
L'iniziativa

La 24 Ore di Buttrio dona l’ecografo portatile all’ospedale di Tolmezzo

Uno strumento sofisticato in grado di essere impiegato anche a domicilio quando il trasporto in ospedale del paziente crea motivo di grave disagio

TOLMEZZO - Uno strumento sofisticato in grado di essere impiegato anche a domicilio quando il trasporto in ospedale del paziente crea motivo di grave disagio. E’ l’ecografo portatile ed è l’ultimo dono della 24 Ore di Buttrio, la manifestazione che ogni anno si svolge a Buttrio e che unisce un’intera comunità (Gruppo Alpini in testa, coadiuvati dal Podismo e molte altre associazioni) all’insegna dello sport e della solidarietà. L’apparecchiatura è stata consegnata al Dipartimento di Emergenza dell’ospedale di Tolmezzo. Erano presenti il capogruppo Ana di Buttrio, Michele De Luca, il presidente del Podismo Buttrio, Gianpaolo Palladino, il sindaco di Buttrio, Eliano Bassi, il presidente della Sezione Ana di Udine Dante Soravito De Franceschi, il vicepresidente vicario dell’ Ana di Tolmezzo Carlo Vozza, il consigliere regionale Elia Miani, il direttore del dipartimento d’urgenza di Palmanova, Luciano Strizzolo, il direttore sanitario dell’ospedale di Tolmezzo Maurizio Andreatti e il direttore del dipartimento d’emergenza dell’Aas 3 Loris D’Orlando oltre a molte altre autorità.

Le caratteristiche dell’apparecchiatura

La sonda ecografica collegabile a tablet/smartphone è un sistema che permette di effettuare l’ecografia facilmente al letto del paziente ma anche a domicilio quando il paziente non può raggiungere per motivi gravi il nosocomio. «Soprattutto ciò - afferma il direttore del dipartimento d’emergenza dell’Aas 3, Loris D’Orlando che da tre mesi ha in dotazione lo strumento per eseguire il collaudo 'sul campo' con ottimi risultati - permette di ridurre di molto il disagio di queste persone che altrimenti si troverebbero costrette ad effettuare viaggi in ambulanza e attese all’interno dell’ospedale. La donazione si pone quindi in linea anche con le moderne linee di assistenza ai pazienti sia in fase acuta che nelle condizioni di cronicità a domicilio o nelle residenze dedicate». Questo sistema viene utilizzato sia per la valutazione degli organi sia per eseguire alcune procedure operative specifiche come posizionare cateteri venosi in sedi particolari del nostro organismo. «In futuro - conclude D’Orlando - potrà essere utilizzato anche sui mezzi di soccorso, collegandolo ai sistemi portatili che potranno essere utilizzati per l’informatizzazione della scheda clinica di soccorso».

«Un traguardo importante per tutti i volontari»

«La consegna del dono della 24 Ore - commenta il capogruppo dell’Ana di Buttrio, Michele De Luca - è sempre una data significativa e molto importante per noi alpini, per il podismo e per tutte le associazioni e molteplici volontari che concorrono alla ottima riuscita dell’edizione. E’ il momento che termina un ciclo il cui scopo è stato raggiunto a pieno titolo. E’ il momento per darne vita immediatamente ad un altro importantissimo traguardo. Il nostro «grazie» va anche alle realtà commerciali, industriali, privati, volontari di Buttrio che hanno saputo darci il loro importantissimo e fondamentale contributo».

Donati oltre 200.000 mila euro in apparecchiature in 14 anni

E’ proprio la forza di un gruppo che ha consentito a una comunità così piccola come Buttrio di raggiungere il record di 200 mila euro donati sotto forma di apparecchiature sanitarie agli ospedali del Friuli Venezia Giulia in 14 anni. «Sono tutte attrezzature innovative per ammodernare, automezzi per la sanità a domicilio, apparecchiature sperimentali da testare e diffondere nel territorio - spiegano gli organizzatori della 24 Ore -. Non sono oggetti sostitutivi a quelli già in dotazione nelle strutture sanitarie del Fvg, ma divengono un utile complemento a miglioramento della operatività». L’ultimo dono, prima di Tolmezzo, è stato consegnato al pronto soccorso di Palmanova. Si tratta di un laringoscopio con telecamera e monitor Glidescope: uno strumento d’emergenza che permette mediante una telecamera di vedere oltre eventuali ostacoli anatomici e rende nettamente più sicuro e rapido l’inserimento del tubo all’interno della trachea e l’avvio della respirazione artificiale. «La donazione dell’apparecchiatura da parte degli Alpini di Buttrio - afferma il direttore del dipartimento d’urgenza di Palmanova, Luciano Strizzolo - ha permesso nell’ultimo anno di affrontare con migliore sicurezza l’avvio della ventilazione artificiale in condizione di emergenza. Dopo un rapido addestramento tutti i medici del Pronto Soccorso Medicina d’urgenza di Palmanova hanno utilizzato il Glidescope in circa 70 procedure difficili in urgenza, apprezzandone l’utilità e la praticità d’uso. Lo strumento è stato utilizzato anche in sala operatoria mentre uno analogo era in riparazione».