20 aprile 2024
Aggiornato 11:00
Innovazione

Computer «intelligenti» ma senza programmazione: a Udine si discute di «machine learning»

Nel capoluogo friulano si sta tenendo un affollatissimo corso al Cism: sono sessanta gli studenti provenienti da ben 18 Paesi

UDINE - Sono sessanta gli studenti in questi giorni (e fino all’11 ottobre) ospiti del Cism - International Centre for Mechanical Sciences - di Udine. Arrivano da ben 18 Paesi: oltre che dall’Italia, anche da Uk, Francia, Germania, Svezia, Portogallo, Polonia, Svizzera, Ungheria, Croazia, Irlanda, India, Austria, Russia, Olanda, Spagna, Israele, Finlandia. Quale la materia che li ha portati in città così numerosi? Si tratta di un corso internazionale che affronta «L’arte della modellizzazione nella meccanica computazionale dei solidi», coordinato da Jörg Schröder (dell’Università di Duisburg-Essen, Germania) e Peter Wriggers (Università Leibniz di Hannover, Germania), entrambi componenti del comitato scientifico del Cism, che hanno conosciuto prima come studenti e poi come docenti.

GLI ARGOMENTI DEL CORSO - Complessi quanto vasti gli argomenti affrontati nella settimana intensiva. Si parte dai principali aspetti meccanici e matematici della modellizzazione, per affrontare poi la modellizzazione dei tessuti biologici soffici. E ancora, in questi giorni a Udine, si sta parlando di termoelasticità (accoppiamento tra sollecitazioni meccaniche e variazioni di temperatura) e di sistemi multifase (accoppiamento, per esempio, tra acqua e cristalli di ghiaccio in una miscela trattata come un solido poroso omogeneo).

META MATERIALI - Molto interessante il focus sui «meta materiali» con proprietà meccaniche «su misura» per gli impieghi previsti: si tratta di materiali compositi artificialmente la cui struttura microscopica è progettata per conferire proprietà fisiche speciali, normalmente assenti nei singoli materiali costituenti, e non reperibili in alcun altro materiale «naturale».
Ultima, ma non per importanza, l’analisi sulle applicazioni dell’intelligenza artificiale nella meccanica computazionale dei solidi. In particolare si parla di «machine learning», ovvero computer che «imparano» a eseguire compiti specifici, senza essere programmati per farlo, grazie al riconoscimento automatico di relazioni tra i dati.