23 aprile 2024
Aggiornato 13:00
XV Forum dell'Euroregione Aquileiese

A Udine i diplomatici di 14 Paesi per discutere del «Risveglio della Mitteleuropa»

La presentazione dell'evento ha avuto luogo il 15 ottobre nella sala del consiglio della Fondazione Friuli

UDINE - Si parlerà del «Risveglio della Mitteleuropa», ma ancor di più della «Nostalgia di Futuro» durante il XV Forum dell'Euroregione Aquileiese in programma nel capoluogo friulano il prossimo 18 ottobre (al salone del Parlamento nel castello, dalle 9). I rappresentati, ai più alti livelli, di ben quattordici i Paesi, dalla Slovenia al Montenegro, dalla Serbia alla Croazia, dall’Ungheria alla Macedonia avranno modo di discutere dunque di un’«Europa al bivio tra frammentazione e nuovi modelli di unione».

MUTAMENTI - «Il 2019 si conferma un anno di rilevanti mutamenti nel vecchio e sempre più frammentato Continente. La politica europea sta cambiando volto e quali sembianze assumerà ora appare forse un po’ più chiaro a tutti. L’ascesa delle nuove destre non è un fenomeno isolato e il ridimensionamento delle storiche sinistre non pare esaurirsi. Di conseguenza, la sfida a Bruxelles non riguarderà solo popolari e socialisti, ma si allargherà sempre più a queste nuove forze politiche espressione di una voglia di cambiamento sempre più forte e non sempre prevedibile» ha chiarito il presidente dell’associazione Mitteleuropa, Paolo Petiziol, console della Repubblica Ceca, diplomatico di lungo corso al quale nei giorni scorsi il presidente della Repubblica d'Ungheria, János Áder, ha conferito eccezionalmente lo status giuridico di cittadino ungherese, ufficialmente attribuito per i suoi riconosciuti meriti.

RELATORI - Tra i relatori, l'ambasciatore Itzko Mirosic, inviato speciale del Ministro degli Affari Esteri della Slovenia, Ferenc Kalmar responsabile delle relazioni con i Paesi contermini del Ministero Affari Esteri Ungherese, l'ambasciatore Josef Miklosko, memoria storica del cambiamento in Europa, già viceministro della Cecoslovacchia, ambasciatore della Repubblica Slovacca a Roma e poi membro del parlamento slovacco. Solo per citarne alcuni.

MITTELEUROPA - La presentazione del XV Forum ha avuto luogo il 15 ottobre nella sala del consiglio della Fondazione Friuli a Udine, con la partecipazione dell'assessore regionale alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Tiziana Gibelli e del presidente della Fondazione Friuli, Giuseppe Morandini. «Senza dubbio il Forum di Mitteleuropa è l'appuntamento più importante dell'anno in regione in termini di relazioni internazionali - ha sottolineato Gibelli - e il tema Nostalgia di futuro è molto interessante. C’è chi, come me, crede ancora nell'Unione Europea, ma si rende conto che così non può andare avanti. Ho personalmente molti dubbi che si possa cambiarla con un atteggiamento marcatamente nazionalistico: è nel confronto, anche aspro, che si potrà capire in che direzione andare. Ringrazio l’associazione - ha concluso - anche a nome del presidente Fedriga per quello che sta facendo». «Come Fondazione - ha detto Giuseppe Morandini - viviamo questo forum annuale come sentito richiamo sull'importanza delle relazioni internazionali, specie in una regione come la nostra, che deve continuare a investire in questo bene intangibile che produce, però, risultati molto concreti. Mitteleuropa sta facendo su questo un grande lavoro - ha aggiunto - mettendo in campo provocazioni importanti su temi fondamentali».

VALORI FONDANTI - «È verosimile che il nuovo Parlamento Europeo - ha spiegato Petiziol - quantomeno per i forti condizionamenti interni e/o diversi equilibri politici, darà vita ad un new deal del processo di coesione europea. Il trattato di Lisbona, infatti, riconosce al Parlamento un potere vero anche sul Consiglio e quindi sulla Commissione. L’augurio è - ha aggiunto che questa ventata di novità sia in grado di riportare l’Europa ai suoi valori fondanti che non sono solo monetari e finanziari. D'altronde non occorre essere inglesi per capire che l’attuale modello d’Europa in realtà non piace più a nessuno». Questi alcuni degli argomenti che saranno trattati nel corso del Forum, appuntamento annuale che ha sempre «coraggiosamente affrontato coraggiosamente affrontato, sin dal 2005, temi della massima attualità e delicatezza, con la consapevolezza e l’umiltà di intuire che, anno dopo anno, fermenti globali mettevano in discussione e a rischio istituzioni ed economie di insospettabile solidità».

MOMENTO CRITICO - Il presidente di Mitteleuropa ha poi fatto cenno alla sequenza dei temi più recenti, «che può dare un’idea della criticità del momento storico che stiamo attraversando - ha precisato -, forse il più inquietante dalla fine del secondo conflitto mondiale, e dell’impegno profuso per contribuire ad una competente analisi». Nel 2014 - Crisi in Europa o Europa in crisi?; nel 2015, Le nuove frontiere d’Europa; nel 2016, L’Europa Dall’Atlantico agli Urali o Fra l’Atlantico e gli Urali?; nel 2017, l’Europa Trema; nel 2018, l’Europa Tradita. «Ma il 2019 - ha ricordato Petiziol - è pure l’anno del 30° anniversario di fondazione della Central European Initiative, l'InCe, Iniziativa Centro Europea, istituzione che a nostro avviso potrà assumere ben più stimolanti funzioni nel processo di ricomposizione europea che seguirà ai mutamenti delineati. Ma soprattutto ricorrono i trent’anni dal crollo della cortina di ferro, che conferiscono all’edizione di quest’anno una importanza speciale e meritevole di una approfondita riflessione ed un generoso intenso contributo da parte di tutti». Il format dei lavori resta quello, già collaudato, delle scorse edizioni, con il coordinamento organizzativo di Mitteleuropa. Tra i partner e sostenitori il XV Forum annovera le Istituzioni europee, il Ministero degli Affari Esteri, la Cei-Central European Initiative, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il Comune di Udine, l’Università del Friuli, la Fondazione Friuli, la Camera di Commercio di Udine.