19 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Serie A2

Una svogliata OWW cede in casa con Milano

Capitan Antonutti, alla vigilia dell'incontro con i meneghini, aveva allertato tutti: “Dopo quattro vittorie, c'è il rischio di un rilassamento”

Una svogliata OWW cede in casa con Milano
Una svogliata OWW cede in casa con Milano Foto: Pegoraro

UDINE - L'Old Wild West Udine passa dalle stelle (la vittoria a Verona del precedente turno) alle stalle perdendo in casa contro l'Urania Milano per 90 a 85. Una sconfitta meritata, con Udine che non è mai stata in vantaggio, ed aggravata dal fatto che gli ospiti erano privi dell'apporto dell'americano Nik Raivio, il loro realizzatore migliore (18,4 punti di media). Capitan Antonutti, alla vigilia dell'incontro con i meneghini, aveva allertato tutti: «Dopo quattro vittorie, c'è il rischio di un rilassamento». Ed ha avuto, purtroppo, ragione.

Svanisce così anche l' 'effetto Gazzotti' che aveva portato in dote 4 vittorie consecutive e non è un caso che, proprio contro l'Urania, l'ex Cremona non sia stato impeccabile né in difesa né in attacco, nonostante il buon contributo a rimbalzo. La scarsa attitudine difensiva è stato, però, fattore comune di tutti i bianconeri che troppo spesso hanno lasciato tiri comodi agli avversari. La tenace difesa dei meneghini ha, invece, fatto perdere 12 palloni ai friulani, davvero troppi, anche se nel finale l'Oww poteva riuscire nella rimonta grazie alle prove balistiche di Amato (20 punti) e di Cromer (21 punti), rivelatesi però inutili ai fini del risultato.

L'inizio del match mette davanti ad una spenta Apu subito una determinata Urania che crea diversi problemi sotto canestro con Lynch (10 punti nei primi 10') e con l'ex di turno Benevelli. Proprio un canestro dell'ex Gsa porta gli ospiti sul +5 (4-9) prima che i padroni di casa si ridestino ed impattino sul 13 pari con due liberi di Cromer. Milano, però, non molla la presa e rimane sempre avanti sfruttando anche le giocate dei «piccoli» Bianchi e Sabatini. Nella seconda frazione di gioco, Beverly e Zilli riescono a riprendere il controllo del canestro, ma i tanti errori nella circolazione di palla (7 palle perse nei primi 20') aiutano gli ospiti ad accrescere il proprio vantaggio: il +10 di Milano (31-41) arriva da una stoppata di Lynch su Beverly e da una tripla di Montano (chi se lo ricorda con Ravenna?). Dopo il timeout ordinato da Ramagli, l'OWW rosicchia qualche punto con le giocate sotto canestro di Antonutti, Beverly e Cromer (39-43), ma Milano rimane saldamente avanti fino all'intervallo grazie anche alle dormite difensive friulane (43-49).

Nel terzo quarto ti aspetti la reazione dei bianconeri, ma invece è ancora Milano ad allungare con Bianchi e con un precisissimo Benevelli (45-54): dopo neanche 1' di gioco Ramagli è già costretto a chiamare time-out. Ci vuole una scossa e l'uomo giusto sempre essere Vittorio Nobile da Basiliano: la guardia friulana prima conquista un pallone dalle mani avversarie a metà campo e poi realizza un canestro da sotto dopo avere afferrato un rimbalzo (51-57). Il pubblico comincia ad accendersi, ma la formazione di casa ancora no e Negri con due triple la rispedisce ancora indietro (55-65) e Piunti, lasciato libero di prendere la mira e tirare, l'affossa con un'altra tripla allo scadere (59-72).

Finalmente, nell'ultima frazione di gioco, la fase di torpore termine e si vede la vera Udine. E' Amato, autore di 11 punti negli ultimi 10', a dare la scossa con un canestro in reverse e successivamente, con l'Urania che continua a bucare la retina friulana, arrivano quattro triple dei padroni di casa (2 di Amato, 1 ciascuno di Cromer e Nobile) che riaprono la partita (75-79 a -4'21«). L'inerzia del match potrebbe cambiare, le premesse ci sono tutte, ma Milano continua la sua difesa asfissiante e a colpire con continuità il canestro di casa. L'OWW si riavvicina ancora a furia di triple (82-85, 85-88), ma viene colpita con la stessa moneta (Montano, Bianchi) e non riesce ad essere sufficientemente dura e concentrata nel finale (qualche fallo in più per bloccare il cronometro forse si poteva commettere) che viene chiuso da Milano con due tiri liberi segnati da Milano. E, in fondo, è giusto così.

Apu Old Wild West Udine - Urania Milano 85-90 (20-22, 23-27, 16-23, 26-18)
Apu Old Wild West Udine: T.j. Cromer 21 (6/12, 2/5), Andrea Amato 20 (4/8, 4/8), Gerald Beverly 15 (7/12, 0/0), Giacomo Zilli 8 (4/5, 0/0), Michele Antonutti 7 (2/5, 0/1), Vittorio Nobile 5 (1/6, 1/4), Giulio Gazzotti 4 (1/4, 0/1), Lorenzo Penna 3 (0/1, 1/1), Agustin Fabi 2 (1/3, 0/0), Matteo Minisini n.e., Mihajlo Jerkovic n.e., Daniel Ohenhen osasenaga n.e.. All. Ramagli.
Tiri liberi: 9 / 11 - Rimbalzi: 37 11 + 26 (Gerald Beverly 12) - Assist: 13 (Vittorio Nobile 4)
Urania Milano: Gherardo Sabatini 16 (3/7, 3/9), Andrea Benevelli 16 (5/8, 2/3), Sebastiano Bianchi 14 (5/7, 1/2), Matteo Montano 13 (1/3, 3/7), Reggie Lynch 12 (4/12, 0/0), Andrea Negri 9 (1/1, 2/3), Giorgio Piunti 5 (0/1, 1/2), Giordano Pagani 5 (2/4, 0/0), Samuele Giardini n.e., Nik Raivio n.e., Michele Piatti n.e.. All. Villa.
Tiri liberi: 12 / 18 - Rimbalzi: 29 6 + 23 (Gherardo Sabatini 7) - Assist: 20 (Gherardo Sabatini 9)